Presentato ’Appennino Bike Tour’ il tracciato più lungo d’Italia che si sta animando di iniziative nei piccoli borghi e aree protette
Se scoprire l’Appennino un’avventura entusiasmante, farlo in sella alla bicicletta segnerà un’esperienza senza precedenti. Con le mani sul manubrio e lo sguardo rivolto alla natura, i ciclisti che hanno aderito alla campagna itinerante dell’Appennino Bike Tour – organizzata da Legambiente e ViviAppennino – sono pronti ad attraversare la ciclovia più lunga d’Italia, in cui le montagne tosco emiliane si mostrano protagoniste indiscusse: sono, infatti, ben 2600 i chilometri previsti dal percorso, che toccherà quattordici regioni (dalla Liguria alla Sicilia) e più di trecento comuni, di cui in 44 è prevista una tappa. In Emilia-Romagna, se ne contano cinque: Bardi, Corniglio, Ligonchio (Ventasso), Lama Mocogno e, non ultimo, Gaggio Montano, paese in cui i ciclisti sono arrivati lo scorso martedì.
Al termine di ogni sosta, è poi prevista l’inaugurazione di una stazione di ricarica e riparazione delle bici elettriche. Un progetto di grande portata, dunque, che si inserisce tra le iniziative più significative per il turismo sostenibile: nato a Bologna al G7 Ambiente nel 2017 (grazie all’impegno di cittadini e associazioni, finanziato dalle Istituzioni e sostenuto dalla storica azienda Gruppo Colussi con il brand Misura), ora l’Appennino Bike Tour alza l’asticella. Il tracciato della ciclovia, infatti, si sta animando di iniziative lungo tutto lo Stivale incrociando piccoli borghi, aree protette, territori resilienti e premiando anche i cosiddetti «ambasciatori dell’Appennino», ossia persone, amministratori, piccoli imprenditori, associazioni e realtà territoriali che si sono distinte per attività di presidio del territorio appenninico.
Tra questi, Simone Andrei (Presidente Consorzio Alte Valli), Angela Viola presidente Associazione KAMart, Graziano Poggioli, Chiara Battistini dell’Agriturismo Casa Vallona e Luca Tassi del Caseificio Fior di Latte. «Se già nel 2019 l’Appennino mostrava una crescita in doppia cifra, oggi, con una scelta dei turisti fortemente indirizzata verso luoghi aperti e sicuri, questo territorio sta mostrando la capacità di accogliere un grande numero di visitatori – spiega il presidente della regione, Stefano Bonaccini -. La montagna ha bisogno di essere scoperta e riscoperta, anche in sella alla bicicletta».
Un’idea strategica e capace di rivelarsi vincente, come sottolineato da Enrico Della Torre, direttore generale di Vivi Appennino e ideatore del progetto: «I ciclisti troveranno assistenza lungo tutto il tracciato e potranno godersi la scoperta di questi luoghi speciali. È un progetto che intendiamo continuare: per l’autunno 2021 il percorso definitivo e le grafiche turistiche del percorso saranno consegnati al Ministero che potrà quindi procedere alla messa in opera per l’estate 2022».
di Giorgia De Cupertinis, il Resto del Carlino, 22 luglio 2021
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