Sasso Marconi – Ponte Albano chiude per testare la sicurezza

Mercoledì mattina le prove dei tecnici sull’infrastruttura che raccoglie il traffico dirottato dal ’Da Vinci’. I residenti: «Qui è il caos»

Ancora un ponte sotto osservazione a Sasso Marconi. Dopo il ponte Da Vinci che collega il centro della cittadina alla Valle del Setta, chiuso per almeno altri due anni per lavori, adesso gli occhi di tecnici e specialisti si concentrano sullo stato di conservazione e di tenuta delle strutture del ponte sul Reno che, nella frazione di Ponte Albano, collega il centro di Sasso alle Ganzole e a Pieve del Pino. Mercoledì 21 luglio, per consentire lo svolgimento di prove di carico e di collaudo, questo ponte rimarrà chiuso dalle 9 alle 14. Pedoni, bici, moto e ogni altro tipo di automezzo non vi potranno passare.

Le verifiche tecniche, finalizzate a verificare la risposta alle sollecitazioni e la tenuta statica, sono state chieste dal Comune di Sasso per valutare lo stato del ponte. Da quando è stato chiuso il ponte Da Vinci, il traffico di automezzi, bus e camion da e verso le valli del Reno e del Setta si è riversato tutto su questa struttura, che nel 1970 venne ricostruita, dopo la distruzione della grande piena del 1966, per la caparbietà degli abitanti di questa borgata. Inevitabili i disagi alla viabilità e ingorghi del traffico sono previsti per la chiusura nella mattinata del 21 luglio prossimo. L’unico percorso alternativo a Ponte Albano e consigliato dal Comune è quello costituito dalla Nuova Porrettana, con ingresso e uscita allo svincolo di San Lorenzo.

Sia per i veicoli provenienti dalla Strada provinciale 325 Val di Setta e diretti a Porretta-Marzabotto, sia per chi proviene da Marzabotto lungo la Statale 64 Porrettana e diretto a Vado-Monzuno. «Ormai in questo borgo non si vive più – ripetono in coro Clarissa, Isa, Caterina e Cecilia, quattro amiche di Ponte Albano, sedute al bar Tamarindo, a due passi dal ponte – traffico a tutte le ore con conseguente strascico di smog, rumore e vibrazioni nelle case. E quando le sbarre si abbassano al passaggio a livello, le file di automezzi arrivano oltre il ponte». Aperitivo a due metri di distanza anche per altri tre amici: Tiziano Labanti, Luca Guccini e Andrea Corti.

«Il momento critico è alle 17 di ogni giorno – rivela quest’ultimo – ben vengano le verifiche sul nostro ponte. Ci teniamo anche noi alla sicurezza, ma facciano in fretta». E Giorgio Mingardi della Locanda delle Tre Virtù aggiunge: «In passato avevano parlato della costruzione di un altro viadotto verso la frazione Fontana, ma poi non se n’è saputo più niente».

Nicodemo Mele, Il Resto del Carlino -18 luglio 2021