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Due cantine dei colli premiate con l’eccellenza

Podio per il Palazzo Montevecchio 2009 Doc della Cavazza Isolani Oro per Gaggioli con il Pignoletto superiore e il Benessum 2015

Monte San Pietro – Sono due le cantine dei Colli bolognesi premiati con l’eccellenza al concorso enologico internazionale Città del vino 2021. Ad occupare la parte alta della classifica dei produttori che hanno conquistato la medaglia d’oro assegnata dalla giuria della competizione enologica riservata ai comuni che si fregiano del titolo di ‘città del vino’ o che aderiscono all’organismo europeo che riunisce le città del vino. Tra essi Monte San Pietro, dove ha sede la cantina Cavazza Isolani e Zola, dove ha sede l’azienda agricola Gaggioli. Ad ottenere i punteggi più alti e rappresentare l’eccellenza del comprensorio bolognese sono stati tre vini. Con il punteggio più alto (88,2) il Palazzo Montevecchio 2009 Doc Colli bolognesi (un uvaggio a base Cabernet Sauvignon con invecchiamento in barrique) della cantina condotta da Gualtiero e Francesco Cavazza Isolani, a San Martino di Monte San Pietro.

A seguire, con punteggi leggermente inferiori, ma sempre nella parte alta della classifica del gotha dell’enologia europea il Pignoletto superiore Docg 2020 e il Benessum 2015 della Cantina Gaggioli di Zola, che due anni fa ha celebrato i primi cinquant’anni di attività dell’azienda agricola fondata da Carlo Gaggioli oggi affiancato dalla figlia Letizia. «Come accadde anche nell’ultima edizione che si tenne a Frascati nel maggio 2019, la qualità dei vini in gara è stata ottima: i punteggi assegnati dalle dodici commissioni internazionali sono stati mediamente alti e quindi è stato facile colmare la quota del 30% da premiare con le sole medaglie d’oro (a partire dal punteggio di 85/100 e gran oro (da 92/100)», hanno spiegato gli organizzatori alla fase finale conclusa nelle settimane scorse al Castello di Levizzano, a Castelvetro di Modena. 

L’obiettivo del concorso enologico di Città del vino è quello di offrire alle aziende uno strumento in più di promozione e valorizzazione come sottolineato dal patrocinio del ministero per le Politiche agricole, alimentari e forestali. Il concorso ha una caratteristica particolare: i premi sono assegnati sia ai vini dell’azienda vitivinicola sia al sindaco del Comune in cui opera la cantina, a suggellare il legame che esiste tra vino e territorio. Soddisfatti Francesco Cavazza Isolani, che è anche presidente del Consorzio che riunisce i produttori bolognesi, e Carlo Gaggioli, che vedono questo riconoscimento come occasione di ripartenza per tutte le cantine bolognesi: «Una ulteriore dimostrazione della qualità dei nostri vini, dal Pignoletto ai grandi rossi di cui siamo capaci», commentano in sintonia.

Gabriele Mignardi, Il Resto del Carlino 9 luglio 2021

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