A partire dal 22 giugno decade il limite al chiuso delle 6 persone a tavola
Con Ordinanza del 4 giugno 2021, appena pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 133/2021 (allegato 1), e efficace a partire da domani, 6 giugno 2021, il Ministero della Salute prova a fare finalmente chiarezza con riferimento al tema del numero massimo consentito di commensali seduti al medesimo tavolo in zona bianca.
L’art. 1 della predetta Ordinanza prevede testualmente che “fino al 21 giugno 2021, in zona bianca il consumo al tavolo negli spazi al chiuso è consentito per le attività dei servizi di ristorazione per un massimo di sei persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi”. Da tale dettato normativo è possibile evincere che:
– in zona bianca, all’interno dei locali degli esercizi di ristorazione, fino al 21 giugno 2021, il numero massimo di commensali che potranno sedere contemporaneamente allo stesso tavolo è pari 6. Laddove le persone siano tutte conviventi, il numero potrà essere più ampio;
– a partire dal 22 giugno, il predetto limite non troverà più applicazione;
– sempre in zona bianca, negli spazi all’aperto, già da ora, non è applicabile alcun limite massimo di capienza dei tavoli;
– in zona gialla, rimane confermato il limite di 4 persone per tavolo (anche in questo caso derogabile solo laddove le persone siano tutte conviventi), stabilito dall’art. 27, comma 1, secondo periodo, del DPCM dello scorso 2 marzo, disposizione espressamente richiamata nel preambolo dell’Ordinanza in commento (cfr. cartello Fipe aggiornato – allegato 2).
Sul punto è bene considerare che nei giorni scorsi il Ministero della Salute aveva fatto trapelare a mezzo stampa un’interpretazione secondo la quale il limite delle 4 persone per tavolo, stabilito per la zona gialla ai sensi del riferimento normativo sopra citato, sarebbe stato applicabile anche in zona bianca.
Tale interpretazione, giuridicamente incomprensibile e fortemente criticata dalla Fipe (cfr. comunicato stampa del 1° giugno u.s.), viene di fatto oggi superata, anche grazie all’impegno della Federazione, che ha fin da subito interloquito con le Istituzioni competenti, affinché, o per via interpretativa, o per via normativa, si concretizzasse un netto dietrofront.