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Ritornano i turisti: «Che bello essere qui»

De Scrilli (Federalberghi): «Timidi segnali positivi, ci sono arrivi soprattutto nel weekend. Per la vera ripresa se ne parla a settembre»

I segnali di ripartenza ci sono. «Molto timidi», come li definisce il presidente di Federalberghi Celso De Scrilli, ma ci sono. E passeggiando intorno al Nettuno, in un caldo giovedì di inizio giugno, si scorge già qualche turista davanti alla fontanella per riempire la bottiglia d’acqua o qualcun’altra che scruta una cartina in cerca della prossima meta. De Scrilli precisa: «Per una vera e propria ripresa se ne riparla a settembre». Difficile pensare il contrario: gli stranieri ancora sono pochissimi, tanti alberghi restano chiusi e il settore di fiere, congressi ed eventi è completamente congelato da mesi. La voglia però sembra esserci. «Si vede qualche arrivo soprattutto nel weekend – continua De Scrilli –, ma tante aziende alberghiere sono in bilico, a un passo dal fallimento e dalla chiusura, perché un anno e mezzo senza incassi comincia a farsi sentire. Prenotazioni per giugno e luglio? Non ce ne sono». Fu così anche lo scorso anno: dopo un post lockdown timido, il flusso aumentò nel pieno dell’estate. E la speranza è la stessa, soprattutto perché «ad oggi si prenota a ridosso della partenza, non di certo settimane o mesi prima, quindi resta difficile fare previsioni sul medio-lungo periodo».

Lo conferma anche Giovanni Trombetti, alla guida di Bologna Welcome: «Ci sono ancora 20 alberghi chiusi e quelli aperti cominciano a registrare una crescita. La parte dal leone, per l’80%, la fanno ancora gli italiani. Contiamo solo un 20% di stranieri». «Noi abbiamo offerto un pacchetto completo – aggiunge Trombetti –: fino a fine luglio, chi prenota almeno due notti nel weekend, avrà pagato uno dei due pernottamenti. Poi il biglietto gratuito per la Torre degli Asinelli, l’accesso alla maggior parte dei musei, così come per la Torre dell’Orologio e uno sconto del 10% con i ristoranti convenzionati. Ce la stiamo mettendo tutta». Qualche straniero si incontra, come Maria e Dania: la prima vive in Austria ed è venuta a trovare l’amica, la seconda frequenta le sedi romagnole dell’Alma Mater e insieme hanno deciso di concedersi una giornata a Bologna. «Non eravamo mai venute ed è molto bella come città – raccontano –: andremo sicuramente a vedere la Torre degli Asinelli». Di tanto in tanto in effetti si vedono visitatori in fila, ai piedi del simbolo bolognese per eccellenza, e anche Gea e Valeria, da Pisa, hanno prenotato la propria escursione: «Viaggiare ai tempi del Covid non è stressante – spiegano –: ci sono le mascherine, il distanziamento e alcune attenzioni in più da adottare, ma puoi goderti comunque tantissime bellezze. Se ci sono turisti? Direi di sì, abbiamo fatto fatica a prenotare una visita a Casa Dalla e vediamo che le prenotazioni non mancano». Poi, l’immancabile tappa alla Basilica di San Luca. Anche Matteo Milesi è sotto le Torri di passaggio: «Il primo viaggio da quando c’è la pandemia – chiarisce subito –, ma devo dire che mi sento tranquillo e non vedo né problemi né difficoltà». L’augurio è ovviamente che con l’aumentare delle belle giornate e una campagna vaccinale sempre più intensa, la città torni a essere una meta richiestissima dai turisti. 

Francesco Moroni, Il Resto del Carlino – 4 aprile 2021

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