Irene Govoni: «Finalmente un po’ di respiro. Ma non basta» e Luca Tagliavini: «Un settore dimenticato. Ora regole certe»
Quello che ci stiamo per lasciare alle spalle è un anno che si è rivelato estremamente difficile per le agenzie di organizzazione eventi. Le aperture del Governo, con il varo degli ultimi Dpcm e DL, relativamente alla possibilità di organizzare fiere, congressi e matrimoni daranno finalmente un po’ di respiro al nostro settore, ma non sono sufficienti. Desidero ricordare, infatti, che il settore dell’organizzazione di eventi è composto da professionisti di molteplici aree, la maggior parte delle quali ancora (o meglio mai) prese in considerazione in questo lungo periodo di emergenza epidemiologica: mi riferisco a chi si occupa di organizzazione di eventi aziendali e corporate, a festival e feste di strade, a eventi culturali e per bambini. Ricevo continuamente telefonate da nostri Associati che mi riportano cali di fatturato drastici e l’azzeramento delle prospettive di lavoro per il futuro prossimo. Uno scenario difficilissimo che richiede risposte concrete e immediate. Un evento, inoltre, ha necessità di tempistiche certe per essere organizzato e promosso nel migliore dei modi e non si comprende perché finora non siano stati approntati protocolli adeguati agli eventi per permettere anche al nostro Settore di ripartire in sicurezza. Noi siamo professionisti, siamo pronti ad anticipare la gestione di eventuali criticità, programmando nel dettaglio ogni più piccolo particolare per rispettare le regole previste per limitare i contagi. Regole che, però, non devono essere svilenti per il nostro lavoro e devono permetterci di poter realizzare al meglio quanto viene richiesto dai nostri clienti. Irene Govoni, Presidente di Federeventi Bologna
Gli operatori dello spettacolo hanno atteso a lungo di poter ripartire e lavorare ed è per questo che tiriamo un sospiro di sollievo nel sapere che eventi, matrimoni e cerimonie torneranno a essere organizzati, seppur con le limitazioni imposte dalla pandemia. C’è un però, molto importante di cui tenere conto. A lungo il nostro settore è stato completamente dimenticato dalla politica, uscendo anche dai radar dell’opinione pubblica. È per questo che come operatori dello spettacolo nei mesi scorsi siamo scesi in piazza per ribadire la necessità di aiuti concreti e regole certe per la ripartenza che ora, finalmente, sembra essere arrivata anche per noi. Adesso, però, è fondamentale che questa ripresa sia reale e possa viaggiare di pari passo a regole certe che ci accompagnino verso un ritorno alla normalità ormai dimenticata. Non si può ripetere l’errore di quanto fatto lo scorso anno, quando dopo un periodo di riaperture si tornò frettolosamente a chiudere tutto, né si può chiedere a un settore pesantemente in difficoltà ulteriori sacrifici. Quanto accaduto in questi mesi di pandemia, infatti, non si cancella da un giorno all’atro, motivo per cui è necessario e urgente un sostegno strutturale e continuativo alle imprese e soprattutto alle lavoratrici e ai lavoratori, molti dei quali autonomi o con contratti atipici. Il nostro, come è facilmente intuibile, è un settore eterogeneo, fatto di realtà completamente diverse tra loro, ma che necessariamente deve avere un futuro e un obiettivo comune: una ripresa reale che non lasci indietro chi è più in difficoltà. Luca Tagliavini, Titolare di Radio Sata Service
Il Resto del Carlino, 1 giugno 2021
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