Daniele Ravaglia, Direttore Generale Emil Banca, Alessandro Geri Referente Commissione Sentieri e Cartografia del CAI di Bologna, Simona Larghetti Presidente Salvaiciclisti-Bologna APS
Un’idea assolutamente vincente, Daniele Ravaglia. Se, come pare, davvero ci stiamo avvicinando alla fine di questa lunga e terribile pandemia, significa che presto potremo tornare a vivere ‘come prima’. Un’ottima notizia, soprattutto per tanti giovani costretti a una vita davanti agli schermi e per tante aziende che hanno visto abbattere notevolmente i loro fatturati. Spero però che alcune cose che abbiamo forzatamente riscoperto dopo lunghi inverni di emergenza passati tra quattro mura restino anche nel ritorno alla ‘nuova normalità’. Mi riferisco principalmente alla riscoperta del piacere di vivere il territorio, del turismo lento, del valore della prossimità. La grande domanda di esperienze all’aria aperta, e di mete dietro casa, è sicuramente figlia delle paure e dei comportamenti a cui siamo ancora tenuti a causa del Coronavirus. Ritengo però che sia anche una grande opportunità, da cogliere affinché alcune abitudini della vita ‘come prima’ vengano sostituite da altre più sostenibili, sia dal punto di vista economico che ambientale. Pochi luoghi al mondo presentano caratteristiche simili al nostro Appennino: un territorio ricco di biodiversità, storia e tradizioni che qui si fondono assieme in un unicum davvero spettacolare. I colli che lambiscono la città ne sono un piccolo condensato, vicino, a portata di tutti. Cittadini e turisti che, speriamo, presto torneranno ad affollare la nostra bellissima città. L’idea di strutturarne servizi e opportunità, renderli vivi e raggiungibili, che sta alla base del progetto ParColli è assolutamente vincente. Come lo è aver dato vita a una rete di tante realtà che, ognuna per il proprio pezzetto, contribuisce alla realizzazione di un progetto che potrebbe dare un volto nuovo all’estate bolognese. Emil Banca è una tessera di questo mosaico e si impegnerà affinché porti i risultati sperati. *Direttore generale Emil Banca Credito Cooperativo.
Sì al recupero non distruttivo della collina, Alessandro Geri. Il ParColli è una creatura chimerica che attiva la capacità di sognare dei bolognesi alla ricerca di spazio, aria, sole e quiete. Ma il medesimo sogno si manifesta nei modi più diversi: può immaginare essere il sogno di un raffinato giardino o del salvataggio dell’ultimo lembo di un’agricoltura scomparsa, per alcuni dei suoi fortunati abitanti è un appannaggio esclusivo, per altri è un bene di tutti, qualcuno lo vuole come un parco giochi o una palestra all’aperto, gli amanti della natura incontaminata lo vorrebbero riconsegnare alla ‘selvaggità’, poeti e contemplativi vi scorgono solo il paesaggio. Un simile fermento di passioni non poteva non attirare l’attenzione degli osservatori sulle occasione di affari, lavoro ed economia. ParColli è tutto e il contrario di tutto: è il sogno dell’armonia degli opposti, occasione economica di sviluppo non meno che di tutela del territorio, esempio di sostenibilità ambientale ma anche di fruibilità. In ogni caso tutto passa da una corretta gestione del territorio e delle sue vie di accesso alla collina. Più che un sogno ci sembra una scommessa che potrà essere vinta evitando la guerra per bande (nostra cattiva abitudine), dando spazio al contributo creativo dei cittadini più liberi da preconcetti e più capaci di capire i limiti delle proprie proposte e le necessità di convivenza civile tra esse. Molto ci sarebbe ancora da dire su ParColli, ma possiamo concludere che oltre a essere un sogno, potrebbe diventare una speranza di cooperazione per il recupero non distruttivo della Collina Forse la civiltà potrà fare da argine all’avidità.
Esempio di turismo sostenibile, Simona Larghetti. I Colli sono un po’ la Cenerentola di Bologna: ci voleva la bacchetta magica della zona arancione per accorgerci che avevamo una natura mozzafiato a due passi. Chi pensa che il post-Covid riporterà il vento delle cattive abitudini non ha fatto i conti con una voglia di salute, benessere, di stare all’aria aperta che precede il Covid: da vari anni l’outdoor è un settore da miliardi di Euro. Il progetto ParColli ha il giusto tempismo, perché qualsiasi prodotto turistico va pianificato, promosso e monitorato. I turisti devono poter prenotare la loro esperienza sui colli, a piedi o in bici, sapere quali sentieri sono percorribili, come raggiungere i punti di partenza in bus e dove mangiare. Matteo Giovanardi, ideatore del progetto, dimostra grande capacità nel tessere le reti necessarie in un territorio naturalmente ‘disgregato’. Attenzione, però, a non fare l’errore del nostro centro, dove uno sviluppo indiscriminato della ‘città del cibo’ ha tolto la poesia della Bologna delle osterie e minacciato il tessuto commerciale storico. La scommessa di ParColli nell’offrire un modello di sviluppo turistico sostenibile sarà vinta se il prossimo sindaco svilupperà un progetto generale di visione sui Colli che tuteli gli ecosistemi, favorisca il turismo locale di chi i colli li ama e non li consuma. Oltre alla promozione, serve anche una strategia che ne preservi l’anima, aumentando l’offerta di trasporto pubblico, limitando l’ingresso delle auto e favorendo la possibilità di passeggiare in libertà.
Il Resto del Carlino, 26 maggio 2021
Le associazioni: “Vanno forte i prodotti della tradizione. Giusto comprare nei nostri negozi di prossimità, aspetto che dà linfa vitale a quartieri e territorio”