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ParColli, il progetto decolla da Paderno

La collina dal Savena al Reno in rete come un grande parco, Giovanardi: «Valorizziamo la zona, si parte con un evento artistico a giugno»

C’è un vento nuovo sui colli bolognesi. Che dall’inizio della pandemia i cittadini abbiano riscoperto il piacere di fuggire dalla città ormai si sa, ma in questo periodo stanno decollano anche tanti progetti nuovi. Come ParColli, il più grande parco di Bologna, ideato da Matteo Giovanardi con la sua associazione culturale Felsina Factory, che dopo l’esperienza di valorizzazione della Torre Prendiparte in centro, da un anno ormai guarda alla collina per metterne «in evidenza le peculiarità dal punto di vista storico, geomorfologico, architettonico e religioso perché bolognesi e turisti riscoprano questo cuore verde vicino, senza bisogno di prendere un treno». Giovanardi aveva già anticipato su queste pagine il suo progetto di valorizzare e coordinare in modo trasversale eccellenze e peculiarità di un territorio compreso fra il Savena e il Reno – e, a sud, al Monumento ai Caduti di Sabbiuno – e negli ultimi mesi non è stato con le mani in mano.

«Ho mappato il territorio – spiega – approfondendo con tante associazioni ed è appena nato un sito internet www.parcolli.it (in cui si trovano anche le tante attività presenti, nonché il luoghi di interesse e attori culturali, ndr), abbiamo avviato i canali social. Ora il passo successivo è creare pacchetti turistici, in cui sia possibile prenotare una guida, dove mangiare o dove trovare un maneggio, creando i servizi ancora mancanti. A inizio giugno presenteremo l’evento pilota». In un percorso ideale in cui i dodici parchi pubblici – da Monte Donato al Cavaioni– presenti in collina siano come «un arcipelago, quest’anno partiremo da Monte Paderno, con un progetto artistico. E’ un luogo particolare, con un’altezza di 350 metri, affacci panoramici ed è raggiungibile da due sentieri Cai».

Fra le basi del progetto di Giovanardi, infatti, c’è quello di «scegliere alcuni dei parchi e caratterizzarli. Uno potrebbe essere un parco avventura, un altro potrebbe diventare una galleria a cielo aperto, un altro essere dedicato ai bambini». E poi molti potrebbero essere i tour tematici, come quello legato all’agricoltura che sui colli è quasi scomparsa, parlando del vino di Paderno, famoso nell’800, dell’ulivo o del carciofo blu». «Il territorio è rimasto fortunamente preservato dagli anni del piano regolatore del sindaco Dozza e a Paderno e Gaibola ci sono ancora gli edifici che c’erano nell’Ottocento», prosegue l’ideatore, ma tanti sono comunque i nodi che saranno da sciogliere per far convivere un ambiente fragile e nuovi visitatori. A partire dai collegamenti – «andrebbe istituito un servizio di navette elettriche, sono state fatte valutazioni anche con Red City Bus» –, prosegue Giovanardi, ma anche definire i sentieri, che a volte attraversano proprietà private. Tema, questo, sui cui «siamo legati al Cai e alla Consulta dell’Escursionismo».

Di certo, da quando la miccia è stata accesa «mi hanno già contattato diversi proprietari dei terreni», conclude Giovanardi e il progetto «ha incuriosito tanti, persino Cesare Cremonini». Da subito ci ha creduto la Confcommercio Ascom che, spiega il direttore generale Giancarlo Tonelli, ha sposato un progetto che rientra in una economia di «valorizzazione dei colli attraverso i parchi: un aspetto importante dal punto di vista ambientale, soprattutto in questi tempi di pandemia. Inoltre sui colli sono presenti attività e pubblici esercizi nostri associati che vogliamo mettere in rete, unendo l’aspetto sociale a quello enogastronomico, confermarsi a fare degustazioni». E mentre ParColli ha destato da subito l’interesse del Comune e dell’assessore a sicurezza, commercio e verde pubblico Alberto Aitini, in prima fila fra i sostenitori, c’è Emil Banca. «Questo progetto – spiega il direttore generale Daniele Ravaglia – «mira a dare valore a un territorio, a una comunità, alle aree verdi in cui si può vivere bene, scoprendo il valore della prossimità. Sposiamo con convinzione un’iniziativa coerente con gli obiettivi della nostra banca sui temi di sostenibilità».

Letizia Gamberini, Il Resto del Carlino – 21 maggio 2021

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