I giudici hanno respinto il ricorso delle associazioni ambientaliste contro il nuovo impianto: «Non è finita, andremo al Consiglio di Stato»
LIZZANO IN BELVEDERE La seggiovia del Corno contestata dalle associazioni ambientaliste supera lo scoglio del Tar. Si sposta ora al Consiglio di Stato la battaglia legale contro il nuovo impianto di risalita al Corno alle Scale. Il primo round, al Tar dell’Emilia-Romagna, ha visto respinta l’istanza di chi aveva chiesto di fermare tutto: «Giovedì scorso, il nostro legale Cristina Gandolfi ci ha comunicato la prima ordinanza, che purtroppo non ci è favorevole. Secondo il giudice amministrativo, il progetto non ha bisogno di essere bloccato perché deve ancora ottenere svariate autorizzazioni, e quindi non costituisce un ‘pericolo’ immediato per il territorio. Dal nostro punto di vista, invece, il ‘pericolo’ è costituito dal fatto che, se non la si attiva ora, la procedura di Valutazione di impatto ambientale verrà aggirata del tutto». Tuttavia, il raggruppamento di di associazioni e realtà che si oppone, non si dà per vinto e rivolgendosi a quanti hanno sostenuto il ricorso annuncia l’intenzione «di ricorrere al Consiglio di Stato, contro la decisione del Tribunale amministrativo regionale».
Al Tar si era cercato di far valere la tesi secondo cui sarebbe «illegittima la procedura di screening con la quale è stato valutato l’impatto ambientale della nuova seggiovia quadriposto, progettata sul Corno al Scale» e che serve quindi la Valutazione di impatto ambientale che, sostengono su Facebook gli autori del ricorso, «farebbe emergere in maniera inequivocabile tutte le criticità di un progetto inutile e molto dannoso». Invece il Tar «sostiene che l’intervento non è una nuova costruzione, bensì una modifica o estensione di un’infrastruttura esistente, e questo renderebbe corretto l’iter seguito dalla Regione Emilia-Romagna. Inutile dire che su questo abbiamo tutt’altro parere». Ora dunque si proverà a far valere la tesi anti-seggiovia al Consiglio di stato, «sempre grazie alla cifra raccolta con la raccolta fondi stiamo realizzando un videoclip, con lo scopo di informare la cittadinanza di quel che potrebbe accadere sul Corno alle Scale. Nelle prossime settimane, abbiamo anche in previsione iniziative sul territorio», promette il comitato ’Un altro Appennino è possibile’.
La notizia viene accolta con ben altro spirito dall’amministrazione comunale di Lizzano. «Qui non ci sono vincitori né vinti – afferma il sindaco Sergio Polmonari –. Noi eravamo tranquilli, come la Regione, di avere seguito i procedimenti corretti secondo le normative. Per noi quindi la decisione del Tar non è stata una sorpresa. Da parte del Comune c’è sempre disponibilità al confronto con tutti, speriamo si possa aprire un dialogo che finora purtroppo non c’è stato»
e.b., Il Resto del Carlino – 20 maggio 2021
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