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Verso la fine del coprifuoco «Segnale alle attività in crisi»

Da domani verrà spostato alle 23, il 7 giugno a mezzanotte, stop dal 21 Le associazioni di categoria: «Da tempo chiediamo di eliminarlo, non era utile»

È ufficiale: il coprifuoco si sposta alle 23 già da domani sera e poi, dal 7 giugno, a mezzanotte. Sarà eliminato del tutto dal 21 giugno. Questo sempre che la nostra regione rimanga gialla: il limite d’orario infatti viene del tutto eliminato per le regioni ’bianche’ (ovvero con meno di 50 casi per 100mila abitanti, secondo le nuove regole disposte dal governo). E dal 1 giugno si potrà tornare a consumare al chiuso in bar, ristoranti e pizzerie anche a cena, e non più solo fino alle 18, come inizialmente previsto.

«Noi riteniamo poco utile il coprifuoco, perciò avremmo preferito un’accelerazione ancora maggiore, dato che qui resta un percorso graduale – commenta Loreno Rossi, direttore di Confesercenti –. Ma è importante che si sia previsto di eliminarlo totalmente nel caso in cui la regione diventi bianca: cosa che speriamo di diventare prima del 21 giugno». Ed è importante «che anche gli esercizi pubblici possano accogliere a cena i clienti, almeno fino all’orario consentito, sempre secondo le norme di sicurezza. Una scelta utile specialmente in caso di maltempo, anche se certe volte qui sembra di andare al contrario: quando c’era bisogno di tenere le persone al chiuso, perché era freddo, era vietato; ora che con la bella stagione tutti vorranno stare fuori, invece, potranno rientrare…Comunque, complessivamente, mi sembra si stia andando nella giusta direzione».

Tra le altre cose, il nuovo decreto stabilisce la tanto richiesta riapertura dei centri commerciali nel fine settimana. «Una scelta giusta», conclude Rossi. «Da tempo chiediamo di eliminare il coprifuoco, come segnale concreto agli operatori dei pubblici esercizi e anche per favorire la competitività del turismo italiano contro quello europeo, in cui molti Paesi hanno già allentato o superato del tutto questa restrizione – riflette invece Valentino Di Pisa, vicepresidente di Confcommercio Ascom –. Deve essere consentito alle persone di tornare a vivere la città e il centro storico, naturalmente in totale sicurezza. Del resto, da sempre i nostri soci adottano le misure di prevenzione del contagio all’interno dei loro locali». Insomma, l’abolizione del coprifuoco è «una risposta del governo ai pubblici esercizi che ancora subiscono restrizioni nonostante i dati sulla pandemia siano in netto miglioramento. È giusto dare loro la possibilità di ritornare efficienti e produttivi, anche potendo accogliere i clienti al chiuso, per quanto riguarda bar, ristoranti, pub».

Federica Orlandi, Il Resto del Carlino 18 maggio 2021
Valentino Di Pisa

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