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Il turismo riparte. Tonelli, ok al pass vaccinale. Trombetti, presenza negli alberghi in crescita

Il presidente di Bologna Welcome: «Richieste da varie parti d’Europa, siamo ottimisti. E la Ciclovia del Sole è già attrattiva». Il direttore Ascom: «Occorre però spostare il coprifuoco alle 24»

Alcuni turisti sono tornati in città. Soprattutto italiani, ma c’è anche qualche straniero. Tanto che in centro, a Bologna, i dehors all’ora di pranzo sono frequentatissimi. Come gli alberghi: alcuni tra quelli aperti, durante l’ultimo weekend, hanno fatto registrare il 50% di occupazione sul totale. E anche oltre. Sono i segnali della ripresa vera, viva. Certo, la pandemia è una spada di Damocle che pende ancora sulla testa del turismo mondiale, e a Bologna nessuno crede che tutto sia alle spalle. Ma i recenti timidi vagiti di ripresa del comparto, che negli ultimi giorni tanto timidi non sono stati, stanno portando un nuovo ottimismo.

I commercianti . Ascom segue in prima battuta l’operazione ripartenza. «L’anticipazione di un mese, al 16 maggio, dell’introduzione del pass vaccinale in Italia – spiega Giancarlo Tonelli, direttore generale di Ascom Bologna – è una notizia assolutamente positiva. Sia perché permette di mettere un punto fermo alla data della ripartenza del turismo, sia perché consente di recuperare quel gap nei confronti di Grecia e Spagna, che avevano deciso di muoversi in autonomia. Ora anche i nostri operatori possono pianificare il lavoro, e chi riapre può programmare». In più, naturalmente, ci sono le ricadute su Bologna. «I segnali ci sono già. E’ ripartito il turismo italiano, che permette di lavorare sia con la parte leisure, di visita alla città d’arte, sia con la parte business. Per gli stranieri i segnali sono più timidi, ma iniziano ad arrivare richieste per prenotazioni dalle zone europee più vicine, dalla Spagna fino alla Gran Bretagna, e anche dagli Stati Uniti qualcosa si sta muovendo. Insomma, il piano vaccinale anche da noi sta dando risultati, ci sono i presupposti per un turismo assolutamente sicuro». Poi ci sono i weekend. «A un ottimismo dovuto alla volontà di ripartire – continua Tonelli – si unisce il fatto che stanno cominciando ad arrivare richieste e prenotazioni. Al momento c’è ancora un quarto di alberghi chiusi, che però stanno valutando di riaprire tra questo che arriva e il prossimo weekend. Ci aspettiamo inoltre tanta richiesta per l’Appennino, mentre in città è importante che si creino le condizioni per poter far ripartire il turismo d’arte e cultura, con iniziative collegate per esempio alla riapertura dei musei. La ripartenza è il miglior vaccino: non solo sanitario, ma anche economico». E poi c’è quel ‘coprifuoco’. «Già il termine ‘coprifuoco’ risulta negativo rispetto a quello che vogliamo esprimere. Chiediamo da sempre che quel tetto venga posticipato alle 24, com’è altrove».

Bologna Welcome «Siamo stati sempre ottimisti e dalla parte del fare, quella del pass vaccinale è una buona notizia, vedremo meglio quando lo attueranno, intanto la ripresa pare oggi migliore rispetto alle previsioni – spiega il presidente di Bologna Welcome, Giovanni Trombetti –. In città, la torre dell’Orologio e gli Asinelli hanno registrato il pienone nel weekend. E riapriamo Casa Dalla venerdì 21. Tutta la città è pronta a ripartire». Appennino, c’è la Ciclovia del Sole. «Un nostro prodotto di punta, che unisce il territorio. A San Giovanni in Persiceto lanciamo a fine maggio il ‘bed&bike’, il cicloturista può pernottare e fruire dei servizi di San Giovanni e degli altri otto Comuni limitrofi. La Ciclovia del Sole produce già buoni numeri, per l’estate siamo naturalmente ottimisti, questa novità ci permette di affacciarci in un turismo internazionale con una nuova forma green». Il numero uno di Bologna Welcome sottolinea «l’ottima collaborazione con la Città metropolitana». «Nel complesso – continua – registriamo richieste da Nord Europa, Francia, Inghilterra, Spagna. Sugli hotel siamo reduci da un weekend che non si vedeva da tempo: alcuni alberghi sono andati oltre il 50% di occupazione. Flussi che ci fanno ben sperare per il futuro, anche considerando l’ottimo lavoro dell’aeroporto che ha aumentato le tratte tra Bologna e il resto del mondo».

Paolo Rosato, Il Resto del Carlino – 6 maggio 2021

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