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Mercato auto ad aprile, -17,1% rispetto al 2019

Senza incentivi non c’è mercato e si danneggia la transizione ecologica

Secondo i dati diffusi dal CED del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, ad aprile sono state registrate 145.033 immatricolazioni di auto nuove, con un -17,1% sia sull’analogo mese 2019, sia nell’YTD 2021/2019. Il confronto con aprile 2020, drammaticamente segnato dagli effetti della prima ondata della pandemia, non ha senso per valutare l’andamento del mercato.

“La variazione tendenziale su aprile dello scorso anno è ancora un dato falsato, in quanto risente del contraccolpo dovuto alla chiusura dello scorso anno, durata ben 53 giorni, degli showroom su tutto il territorio italiano e del conseguente azzeramento delle immatricolazioni (-97,5% ad aprile 2020); pertanto, tutte le valutazioni vanno rapportate all’anno normale del 2019”, dichiara Adolfo De Stefani Cosentino, Presidente di Federauto, la Federazione dei concessionari auto.

“Prosegue l’impatto negativo sulle vendite di autovetture, con uno scenario a breve destinato ad aggravarsi ulteriormente ove il Governo ritardasse l’intervento di rifinanziamento degli incentivi. Lo dimostra il fatto che quando lo scorso 23 aprile sono stati resi disponibili 13 milioni di euro per l’acquisto di auto con emissioni comprese tra 61 e 135 g/km di CO2, ancora una volta si sono esauriti in pochissimi giorni. Se vogliamo tenere a galla il mercato dobbiamo agire su quella fascia di mercato che riscuote il maggior interesse delle famiglie italiane”.

“La misura governativa per eliminare dalla circolazione stradale veicoli con oltre 10 anni di anzianità attraverso l’acquisto di veicoli fino a 135 g/Km CO2 – continua De Stefani – ha consentito al settore di reggere, in parte, l’urto della pandemia e va nella giusta direzione della transizione, riducendo le emissioni in atmosfera, ringiovanendo il parco auto più vecchio, mantenendo posti di lavoro nelle imprese della filiera e, soprattutto in questa fase storica, garantendo la mobilità sicura delle persone. In particolare, in questa prima parte dell’anno, gli incentivi auto con rottamazione della fascia 61-135 g/km di CO2, che raccoglie le più virtuose motorizzazioni endotermiche benzina e diesel, hanno contribuito all’abbattimento di migliaia di tonnellate di CO2”.

“Da qui – conclude De Stefani – la necessità di proseguire sul percorso già tracciato per non disperdere gli sforzi e le risorse finora impegnate sull’auto, definendo un’equazione sostenibile per tutti: ambiente, economia ed occupazione. Allo stato attuale le sole vetture elettriche e plug-in non sono in grado di soddisfare le esigenze di una clientela molto differenziata per capacità di acquisto e percorrenza chilometrica. La transizione verso veicoli a zero emissioni è un processo che va gestito con gradualità, in tutte le sue forme, senza brusche accelerazioni che potrebbero comprometterne gli obiettivi e gli equilibri economici e sociali collegati alla catena del valore del settore”.

Analizzando la domanda per utilizzatore, nel confronto aprile 2021/2019 si ricava un calo dei privati pari a -8,2% mentre la quota di mercato sul periodo gennaio-aprile aumenta di circa 6 p.p. rispetto a due anni, arrivando al 63,7%. Le immatricolazioni delle società e del noleggio scendono rispettivamente del -18,5% e -31,4% con una rappresentatività nel primo quadrimestre 2021 del 13,8% e 22,5%. La pesante performance del noleggio dipende dalla forte decrescita (-53%) del segmento a breve.

Sul fronte alimentazioni, le vetture ibride ed elettriche continuano a mostrare nel progressivo tassi di crescita positivi molto elevati: le HEV (cioè le elettrificate senza ricarica) raggiungono una quota di mercato quasi del 29% nel mese e del 27,4% nel primo quadrimestre 2021; le PHEV (ibrido plug-in) rappresentano il 4,3% nel mese e il 3,8% nel dato cumulato; le EV (elettrico puro) arrivano al 3,3% nel mese e 3% nel cumulato. La propensione per le vetture a benzina e diesel si mantiene ancora molto forte rappresentando una quota rilevante dei veicoli acquistati sebbene in ridimensionamento (quota benzina da 43,3% nel 2019 a circa 33% nel 2021, quota diesel dal 43,1% al 24,5%). Le vetture a GPL sono a quota 6,5% nel mese e 6% nel quadrimestre; quelle a metano 2,2% nel mese e 2,4% nel periodo gennaio-aprile.

Negli ultimi tre giorni di aprile è stato immatricolato il 36,6% del totale mercato, mentre le auto-immatricolazioni di case e concessionari, secondo le elaborazioni sui dati Dataforce, hanno rappresentato l’8,4% dei volumi di vendita mensili.

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