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La qualità è fondamentale per ripartire

Il convegno organizzato da Confcommercio Ascom Bologna, Mutua Salsamentari e Comune: “Economia e turismo ripartono dai prodotti di eccellenza del territorio”

La pandemia non è ancora alle spalle, ma cominciare a ridisegnare il futuro della città dal punto di vista del turismo, soprattutto gastronomico, si può. Si deve. Ha lanciato le prime suggestioni il convegno organizzato da Confcommercio Ascom Bologna, Mutua Salsamentari e Comune, Economia e turismo ripartono dai prodotti di eccellenza del territorio. E forse non bisogna solo riportare le lancette dell’orologio all’era pre-Covid, con i suoi taglieri a volte controversi, perché intanto sono nate sperimentazioni.

Come ’ Driiin’, che, ha spiegato il fondatore Roberto Melloni, è come un grande negozio in cui i commercianti «fanno selezione e ci mettono la faccia». E’ ormai chiaro che si debba ripartire dalla qualità e dalla formazione dei giovani e del mondo dell’accoglienza. Con i piedi radicati in un patrimonio di sapori e cultura come quello dei Salsamentari, realtà che compie 145 anni che, come spiegato dal presidente Luciano Sita «non vuole vivere di memorie, ma supportare i soci nelle sfide del presente», senza troppe gabbie «delle regolamentazioni» e chiedendo, anche «nell’arredo urbano, di essere indicati come monumenti storici».

Uno spunto per l’assessore Matteo Lepore, che rivendica il lavoro fatto («sono nate 10mila attività grazie al turismo») e «se gli stranieri non torneranno al livello pre-Covid fino al 2024», ora si riparte «dagli italiani, usando le risorse del Comune e vincendo «una battaglia culturale per cui dietro al cibo c’è lavoro». Le chiavi sono la «qualità dei servizi, la logistica» in un «paesaggio metropolitano» e «il senso di unicità. Lavoriamo su di noi, senza plastificare la città». E se – le elezioni aleggiano – rilancia un sguardo «ai prossimi dieci anni», è pronto a dare la sua visione Giancarlo Tonelli (Ascom), che insiste sulla qualità, «la collaborazione fra pubblico e privato» e stimola Lepore sulla Denominazione comunale, cui «servono persone esperte» e «in cui i Salsamentari «possono avere un ruolo concreto». E invita a «farsi trovare pronti e preparare oggi il futuro», con iniziative in cui «turismo e cultura si completino. Già da adesso i nostri musei devono creare iniziative che pongano Bologna al centro».

di Letizia Gamberini, il Resto del Carlino, 30 aprile 2021

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