San Giovanni in Persiceto, stesse modalità di azione viste al cimitero nella medesima notte. L’albergo era chiuso, danni per decine di migliaia di euro
Ancora un violento raid vandalico a San Giovanni in Persiceto. Dopo quello al cimitero comunale, questa volta ad essere preso di mira dai vandali è stato l’albergo a quattro stelle IPoint, in via Maestri del Lavoro, nella zona artigianale. Si tratta di un elegante hotel chiuso al pubblico, che proviene da un fallimento ed è stato acquistato da alcuni imprenditori che stanno ancora formalizzando l’acquisto.
A quanto risulta, il raid si sarebbe consumato sempre nella notte tra domenica e lunedì, come è avvenuto al cimitero. E sul posto sono intervenuti di nuovo i poliziotti del commissariato di Persiceto, che stanno indagando. Gli inquirenti ipotizzano che possa trattarsi delle stesse persone e le indagini si avvalgono dell’intervento della polizia scientifica, che ha repertato vari elementi per la ricerca di impronte digitali o campioni biologici. Da una prima ricostruzione dell’accaduto, i vandali si sarebbero introdotti all’interno dell’albergo da una porta secondaria, poi hanno rotto arredi, imbrattato muri, locali e camere con la schiuma degli estintori e con scritte.
La rabbia che i vandali hanno sfogato contro l’albergo costerà decine di migliaia di euro. Da alcune finestre sono state poi lanciate ciabatte ancora confezionate nel terreno sottostante, come erano state lanciate ossa umane da una finestra della cappella del cimitero. Dove i balordi, oltre ad accendere ceri e imbrattare i muri della cappella, avevano rubato due candelieri e un bastone di legno. A dare l’allarme sull’intrusione nell’albergo sono stati i baristi dell’attiguo bar mensa.
«Lunedì mattina – raccontano – ci siamo accorti di una cosa insolita nei pressi dell’entrata dell’albergo. Abbiamo notato infatti una bicicletta, una di quelle messe a disposizione dei clienti dell’hotel, abbandonata all’esterno, quando invece doveva trovarsi nei garage. Ed abbiamo capito che era successo qualcosa».
Pier Luigi Trombetta, il Resto del Carlino, 28 aprile 2021
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