Giancarlo Tonelli, direttore Confcommercio Ascom Bologna, condanna gli assembramenti: «Imprenditori impegnati a ripartire e mezza città senza regole. Servono misure severissime»
«Ristoratori alle prese con le regole, le riaperture a singhiozzo, la crisi. Gli irresponsabili al rave indifferenti alla sofferenza dei cittadini. Delle imprese. Di tutti noi». Giancarlo Tonelli, direttore Ascom, è infuriato: «Quello che abbiamo visto domenica è inaccettabile».
di Rosalba Carbutti, il Resto del Carlino, 27 aprile 2021
Come hanno commentato baristi e ristoratori oggi di nuovo aperti con la zona gialla?
«Hanno reagito con rabbia. Loro all’interno dei loro locali per preparare la ripartenza, gli irresponsabili a creare situazioni completamente fuori controllo in giro per la città. Sono stremati. Dalle chiusure, dalle difficoltà, dalla contrazione degli affari di almeno il 50 per cento. Non ne possono più. E vedere quelle scene, gli assembramenti di gente senza mascherina, incurante delle regole, è uno smacco forte».
I più arrabbiati saranno coloro che non hanno lo spazio esterno e non possono riaprire…
«Si tratta di circa il 50 per cento delle attività. Che, nonostante il giallo, non possono ripartire. Ma anche l’altra metà che ha dehors e tavolini fuori, ha comunque una riduzione dei coperti. Insomma, non è più gestibile un clima del genere. Il caso di Villa Angeletti è l’ultimo in ordine di tempo. Ma nei mesi precedenti è successo lo stesso».
Il sindaco Merola dà la colpa alla Questura. Crede abbia ragione?
«Io sto con chi dice che situazioni del genere non devono più capitare. Non entro nel merito di un corto circuito tra istituzioni. Dico però che gli imprenditori di Bologna si aspettano che non succeda più. Non è possibile che il nostro impegno, i nostri sacrifici, vengano cancellati da chi se ne frega di ordinanze e leggi, girando indisturbato per la città».
Che cosa propone?
«Che non si utilizzino i soliti due pesi e due misure. Non ci può essere una parte di città ligia alle regole e un’altra che non le rispetta per niente. Servono provvedimenti severissimi. Non c’è solo Villa Angeletti. Ci sono gli assembramenti in piazza San Francesco, in piazza Verdi, gente senza mascherina. E dall’altra baristi e ristoratori che cercano di tornare alla normalità, mentre fuori piove e possono aprire solo all’aperto».
Si possono prevenire eventi del genere?
«C’è un tema di controllo del territorio e di prevenzione, certo. Non entro nel merito della dialettica politica, ma forze dell’ordine e polizia municipale devono fare di tutto per evitare gli assembramenti. Ed eventi come il rave delle polemiche non sono segreti: di solito vengono organizzati con largo anticipo».
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