Gabriella e Mirella lasciano la storica attività di via Predosa: domani l’addio. «Nel 1990 allo stadio Dall’Ara addobbammo la bandiera italiana per i mondiali»
«Cento rose rosse per i 50 anni di sua moglie. Tante ce ne ordinò qualche anno fa un cittadino di Zola. Un po’ meno, solo 90, ne confezionammo nel 2012 per fare gli auguri alla nostra amica Milly Pertini, nipote di Sandro Pertini, l’amatissimo presidente della Repubblica italiana, che quell’anno compiva 90 anni». Una lacrima spunta sulle guance di Mirella e Gabriella Brunelli che per 48 anni di fila, dal 1973, hanno gestito la Casa del Fiore, in via Predosa 6 a Zola, e che si apprestano a cedere l’attività e ad andare in pensione.
Domani l’ultimo saluto ad amici, clienti e autorità con un fiore. «A causa dei rigidi protocolli anti Covid-19 – sottolineano Gabriella e Mirella – non potremo offrire un buffet ai nostri ospiti». Tutto nacque per caso. «All’inizio degli anni ’70 del secolo scorso – ricorda Mirella Brunelli – lavoravo alla Coop di Zola. Mia sorella mi propose di rilevare questo negozio di piante e fiori che era stato aperto solo tre anni prima. Ci lanciammo nell’impresa. Un aiuto su come gestire il negozio ci venne da Emidio Meliconi della trattoria Midi e da Giuseppe Galantini. Io ero minorenne, avevo 16 anni, e per me firmò mio marito.
Il primo lavoro fu la confezione di una serie di corone funebri». Ben presto la Casa del Fiore si trovò a interagire con la vita sociale di Zola. «Negli anni ’80 – raccontano le sorelle Brunelli – abbiamo addobbato numerose edizioni delle sfilate di moda organizzate dall’Ascom. Nel 1990 addobbammo allo stadio Dall’Ara la bandiera italiana per i mondiali di calcio». Giancarlo Tonelli, direttore provinciale di Confcommercio Ascom di Bologna, ricorda: «Gabriella e Mirella Brunelli hanno sempre messo tanta passione nel proprio lavoro e nell’attività dell’associazione. Mirella, in particolare, è stata la nostra presidente della sezione locale di Zola e ha dedicato una parte importantissima del proprio tempo alle iniziative promosse da Confcommercio Ascom, come le Notti Bianche».
«Generosa e combattiva – sottolinea Tonelli –, da presidente si è spesa in prima persona per i propri associati e colleghi negozianti, riuscendo ad ottenere il massimo dal confronto con l’amministrazione comunale. Insieme al presidente Enrico Postacchini esprimo tutta la gratitudine della nostra associazione per il lavoro fatto da Mirella e per il ruolo rivestito. Sono sicuro che anche in futuro avremo bisogno del suo contributo nelle battaglie dei commercianti bolognesi».
di Nicodemo Mele, il Resto del Carlino, 24 aprile 2021
