Steccanella, Carboni, Casali e il pasticciere Fabbri insieme in un menù delivery che unisce l’Emilia al mare
Se prima della pandemia andare a cena al ristorante era normale quanto respirare, decidere di mangiare alla tavola di alcuni cuochi d’alta cucina significava voler fare un’esperienza a 360 gradi nel mondo culinario tra sapori, tecniche e creatività. Succedeva spesso, inoltre, che gli chef creassero momenti di incontro e confronto con le rispettive cucine, per regalare ai commensali più esigenti un’esperienza ancor più ricercata.
I famosi menu a più mani, gli incontri ai fornelli di più palati… che bei ricordi, che sublimi sperimentazioni per i gourmet. Nasce così, in un gesto collaborativo che vuole immaginare un imminente ritorno a certe usanze di grande ispirazione, il menu a 8 mani, tra Emilia e Romagna, di domenica 18 aprile. Un pranzo completo per asporto e delivery, che vede lavorare insieme Irina Steccanella di Irina Trattoria, Francesco Carboni di Acquapazza, Omar Casali del Marè di Cesenatico e Gino Fabbri, sommo pasticcere.
Quattro professionisti, ma anche quattro amici, che da tempo si confrontano a distanza, «cercando di progettare un futuro che sia molto più corale che del singolo» e uniscono le forze offrendo quel percorso gustativo spesso scelto da chi non aveva mai ordinato un pranzo o una cena a casa ma che, in mancanza di locali aperti, sceglie volentieri l’esperienza. E quindi ecco il vitello tonnato di Steccanella; i balanzoni ripieni di rana pescatrice e mortadella, burro tostato al granchio rosa e verdure dell’orto di Carboni; lo spiedo di seppie gratinate, carciofi, orto e soia di Casali, mousse al limone, gelatina al frutto della passione, composta ai frutti di bosco e biscotto croccante alla mandorla. Il pranzo è servito con pane, cracker e maionese inclusi.
di Benedetta Cucci, il Resto del Carlino, 16 aprile 2021

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