Il grido simbolico degli ambulanti: «Apriremo tendoni e furgoni per dire con chiarezza che noi ci siamo»
Anche gli ambulanti della Piazzola sono pronti a protestare. Accadrà venerdì, giorno storico di apertura a Bologna del grande mercato che si sviluppa su piazza XVIII agosto e sulla Montagnola e che è stato da poco riqualificato. Ma sarà una protesta dimostrativa, la merce non sarà venduta, come spiegano gli stessi ambulanti. «Non abbiamo ancora deciso bene cosa fare, ma l’idea di dare forma a una protesta c’è – spiega Natascia Merighi, ambulante storica e tra i portavoce della mobilitazione anche lo scorso sabato in piazza Maggiore -. Vorremmo far partire un’iniativa a livello regionale, con al nostro fianco l’associazione di categoria Fiva».
Nessun tipo di scontro aperto però. «L’idea sarebbe quella di coinvolgere più ambulanti, simulando un’apertura con i furgoni e le tende aperti, con un cartello ben visibile con su scritto: ‘La Piazzola c’è’. Non è nostra intenzione contravvenire alle disposizioni governative, ma non per questo non possiamo non farci sentire». La Merighi sarà anche oggi a Roma assieme ai ristoratori: «Andremo a farci sentire, le nostre categorie sono in grandissima difficoltà». La Piazzola è anche teatro di un piccolo scontro post riqualificazione: un gruppo di ambulanti, rimasti fuori dalle nuove graduatorie, si è mosso per bloccare il restyling attraverso un’associazione di categoria nazionale, l’Ana.
La battaglia legale inizialmente non ha dato gli esiti sperati dai commercianti: il Tar Emilia-Romagna ha infatti respinto il ricorso cautelare contro la riqualificazione. II gruppo di ambulanti assieme ad Ana e supportati dal leader nazionale Marrigo Rosato hanno allora inoltrato l’ulteriore ricorso al Consiglio di Stato, che dovrà pronunciarsi sulla bontà delle procedure adottate da Palazzo d’Accursio, legate principalmente al caos generato dal chiacchierato Decreto Milleproroghe.
La Merighi con altri ambulanti aveva partecipato alla rumorosa protesta di alcuni giorni fa in autostrada, quando dall’Autogrill di Cantagallo è partito il corteo in auto dei ristoratori (supportati anche da diverse altre categorie) che hanno protestato per chiedere al Governo di poter riaprire le proprie attività. Due furgoni in testa al serpentone, poi a seguire le auto degli esercenti a bassa velocità per rallentare il traffico della Al, in direzione Firenze. Volanti della Polstrada e mezzi dei Carabinieri hanno accompagnato il corteo, formato da una settantina di auto con cartelli esposti dai finestrini e un panno bianco di riconoscimento. Uscita dell’Autogrill l’ultima auto dei manifestanti, le Forze dell’ordine hanno ricominciato a far passare i mezzi che intanto si erano accumulati lungo l’Autostrada subito prima di Cantagallo, la protesta si è poi conclusa a Sasso Marconi.
Pa.ros, il Resto del Carlino, 6 aprile 2021
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