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Le opere di Paladino all’asta per aiutare l’Ant

I due lavori provengono dalla collezione Lucio Dalla e, per decisione degli eredi, saranno battuti mercoledì sul sito di Art International

Sul tavolo della casa d’aste Art International di via San Vitale le sculture in bronzo di Mimmo Paladino fanno un certo effetto. A destra c’è ’Scala con naso e figurina’ del 1999, a sinistra ’Marcofio’ del 1993, entrambe pezzi unici perché la loro tiratura è 6 di 6 per la prima e 4 di 7 per la seconda. La loro particolarità, invece, è la provenienza: sono le prime due opere mai uscite dalla collezione Lucio Dalla, proposte dagli eredi per una vendita attraverso un’asta che si terrà online sul sito di Art International il 31 marzo dalle 15 e il ricavato verrà in parte devoluto alla sede bolognese della Fondazione Ant Onlus, come raccontano Lorenzo Raccagni e Carolina Alberghini, direttori della Casa fondata nel 2019. L’amicizia che legò Paladino al cantautore bolognese, poi, è nota: quando l’artista campano girò ’Quijote’, il suo primo film, presentato a Venezia nel 2006, Dalla interpretò Sancho Panza.

Raccagni, chi offre di più si aggiudica l’opera: da che base si parte per le due sculture? «Si parte da 4.000 euro per ’Scala con naso e figurina’ e 3.000 per ’Marcofio’».

Sculture di un artista celebre che arrivano da una collezione di un musicista altrettanto celebrato. Questa provenienza speciale può fare la differenza nel valore finale d’acquisto? «Innanzitutto Mimmo Paladino è tra i fondatori della Transavanguardia, un artista di caratura internazionale, poi aggiungo che nessuna delle sculture delle due tirature è mai stata messa in un’asta, né queste né quelle identiche a loro. Le due opere sono già state confrontate con l’Archivio Mimmo Paladino, che ne ha confermato l’autenticità e la grande importanza e proporle su Bologna per un pubblico internazionale è davvero un evento, ma gli eredi ci tenevano che la vendita avvenisse sotto le Due Torri, per questo ci hanno scelti…».

Il prezzo di partenza è molto interessante. Che valore avrebbero le opere se fossero in vendita in una galleria o in una fiera? «Oggi trovare sul mercato queste due opere a un prezzo di partenza del genere è molto interessante e può essere un incentivo per gli acquirenti. Se fossero in vendita in una fiera, ad esempio, il valore potrebbe essere di 20.000 euro o anche di più».

C’è già interesse attorno all’asta? «Abbiamo già ricevuto interesse per le opere sia in ambito italiano sia in ambito internazionale. Ricordo che le due opere saranno parte di un’asta di oltre 200 lotti molto importanti, dove spiccano i nomi di Man Ray, Andy Warhol, Sergio Romiti, Piero Dorazio. C’è anche Giorgio Morandi con un’incisione, l’unica metafisica da lui mai fatta, del 1915, c’è una scultura di Salvador Dalì, ’Hommage a Newton’ del 1980 e due lavori dell’autore albanese Helidon Xhixha, scultore emergente a livello internazionale. I grandi collezionisti che si aggiudicheranno le due sculture di Paladino dalla collezione di Lucio Dalla saranno una garanzia perché vengano inserite in un contesto prestigioso. In questo modo non andranno disperse». 

Benedetta Cucci, Il Resto del Carlino – 26 marzo 2021

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