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Ancora neve al Corno, ma gli impianti si fermano

Da domenica prossima la stazione sciistica dell’Appennino chiude i battenti «Senza turisti e con i soli atleti agonistici non riusciamo ad andare avanti»

LIZZANO Abbondante nevicata di metà marzo quella venuta giù domenica scorsa sulle pendici e i crinali del Corno alle Scale a Lizzano in Belvedere. E per tutto l’arco di questa settimana la neve continuerà a cadere ancora copiosa. Intanto, gli impianti di risalita e la stazione sciistica tutta del Corno si appresta a chiudere i battenti di una stagione invernale baciata dalle condizioni atmosferiche che hanno portato tanta, tantissima neve, ma funestata dal perdurare della pandemia da coronavirus e, soprattutto, dalle incertezze del governo che, alla vigilia della riapertura degli impianti del 15 febbraio scorso, ha imposto una serrata immediata e senza deroghe.

A complicare la vita degli operatori turistici di Vidiciatico e dintorni adesso arriva anche l’annunciato ricorso al Tar (Tribunale amministrativo regionale) delle associazioni ambientaliste (Legambiente, Club alpino italiano, Italia Nostra, Wwf, Feder Trek, Mountain Widerness e, persino, le 6000 Sardine) contro la decisione della Regione Emilia Romagna di dare il via libera alla realizzazione della nuova seggiovia senza una Via (Valutazione di impatto ambientale). «Senza turisti e con la sola presenza degli atleti agonistici – rivela Clarisse Roda, insegnante alla Scuola di Sci del Corno alle Scale – i gestori della nostra stazione sciistica non ce la fanno ad andare avanti. Da qui la decisione di tenere aperto solo fino al 21 marzo. Poi si chiude e con la stagione invernale ci si rivede a Natale prossimo. Se sarà possibile. Peccato, perché un Natale come quello passato pieno di neve al Corno alle Scale non si vedeva da anni!».

Sull’Appennino bolognese gli operatori turistici sono riuniti nel Consorzio Quota 1945. Corno alle Scale è il nome della nuova società di gestione degli impianti sciistici. Sulle piste operano ben quattro sci club locali: Val Carlina, Tuttobianco, Alto Reno 20.20 e il neonato Carpani. «Dal 7 di gennaio scorso – racconta Clarisse Roda – gli atleti che praticano sport agonistici hanno potuto ricominciare ad allenarsi. I primi di febbraio ci sono state due competizioni regionali di slalom, categoria ragazzi e allievi, organizzate dagli sci club Val Carlina e Tutto bianco. Quindi, il 26, 27 e 28 febbraio si sono tenute due gimcane e uno slalom a pali corti del calendario regionale baby e cuccioli, organizzati dagli stessi sci club. Addirittura, il 6 e 7 marzo lo sci club Lugo di Romagna ha organizzato al Corno tre slalom giganti d’interesse regionale per le categorie master. E ben 110 sono stati gli iscritti alle gare Fisi con valenza coppa Italia per giovani e per children. Infine, altre gare sono state organizzate dallo sci club Alto Reno 20.20 il 6 e 7 marzo scorsi».

Nicodemo Mele, 16 marzo 2021

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