Oltre 9mila cittadini ‘regalano’ un alloggio per i sanitari. Sono stati 608 tra medici e infermieri a usufruire dell’accoglienza gratuita messa a disposizione grazie all’iniziativa ‘Più forti insieme’
Quasi un anno fa l’inizio della pandemia, il lockdown, i reparti che iniziavano a riempirsi. E l’impegno degli operatori sanitari messi sempre più alle strette nella tremenda lotta al Coronavirus. Era il 9 marzo 2020 quando la Fondazione Sant’Orsola ha lanciato la raccolta fondi ‘Più forti insieme’ per sostenere gli ospedali cittadini impegnati nell’emergenza. Tanti i servizi messi in campo, ma il più rilevante resta l’accoglienza gratuita in albergo o in alloggi dedicati per i lavoratori sia di policlinico di Sant’Orsola sia dell’Ausl.
La convenzione con Federalberghi ha così permesso di accogliere 608 tra medici, infermieri e operatori socio-sanitari (442 nella prima fase e 166 nella seconda), di cui il 50,6% neoassunti (308), per 23.276 pernottamenti. Il Comune ha contestualmente rinunciato alla tassa di soggiorno dovuta per ogni pernottamento, contribuendo anche così a contenere il costo. I dipendenti dei reparti più a rischio che volevano continuare a lavorare senza la paura e il peso, rincasando la sera, di poter contagiare i propri familiari o quelli che da pendolari, per problemi legati alla carenza di trasporto pubblico, non potevano proprio rientrare, hanno visto arrivare in questo modo un aiuto concreto e fondamentale.
La spesa per coprire i costi di questo e altri servizi, in totale, ha raggiunto 955.400 euro: un’ampia gamma di aiuti possibile grazie alle donazioni di oltre 9.200 bolognesi. «Insieme abbiamo vissuto un’esperienza di solidarietà che ha reso più forte l’intera comunità – spiega Giacomo Faldella, presidente della Fondazione Sant’Orsola –. Nei momenti di difficoltà, ognuno deve essere disposto a dare qualcosa per il bene di tutti: i cittadini hanno fatto la loro parte, hanno donato per chi restava in prima linea a curare chi si ammalava, gli alberghi hanno concesso tariffe convenzionate riuscendo in parte a lavorare, il personale sanitario ha affrontato i sacrifici che la propria professione chiede traendo forza dall’abbraccio della città. La nostra fondazione nasce proprio per mettere in comunicazione tutto questo, per essere un elemento di coesione».
Francesco Moroni, Il Resto del Carlino, 2 marzo 2021
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