I lavori sul palazzo storico, sede della banca e del bar Tazza d’oro, partiranno domani. Il sindaco Montanari: «Non ci saranno ritardi»
Un cantiere infinito che prima ha privato Medicina del bar Tazza d’oro, uno dei cuori pulsanti del paese, poi da domani al 25 giugno, per quattro mesi, causerà la chiusura di via Cesare Battisti. Si parla di una strada che va dall’ex bocciofila Medicivitas fino alla rotonda, da dove poi si arriva all’ex ospedale. Il cantiere verrà spostato dal davanti dell’edificio, che comprende banca e bar Tazza d’oro, alla parte posteriore dove però c’è via Battisti. Inizialmente la ditta appaltatrice aveva chiesto al Comune addirittura sei o sette mesi di chiusura dell’arteria.
Poi l’amministrazione comunale ha concesso ‘solo’ quattro mesi, con la postilla che non ci saranno più altre proroghe. In questo periodo il cantiere dell’edificio, a fianco della parrocchia, dovrà obbligatoriamente concludere i propri lavori e restituire palazzo e via Battisti alla comunità. Non mancheranno i disagi, ma almeno nella parte liberata dal cantiere, il bar Tazza d’oro potrà riaprire dopo mesi e mesi di chiusura. Sulla parte anteriore il locale ha il dehors e, quindi, per poter aprire il bar, il cantiere si è spostato, per l’appunto, in via Battisti. Per quanto riguarda la chiusura di strade fondamentali nel cuore di Medicina, c’è un precedente: via Libertà circa due anni fa rimase chiusa per sei mesi e i negozi di quella strada protestarono.
Soprattutto un supermercato chiuse i battenti, a causa anche del cantiere infinito. In quel caso l’intervento aveva l’obiettivo di nuove fognature e sistemare la pavimentazione dei portici caratteristici di Medicina. Il sindaco Matteo Montanari spiega la situazione: «Ci avevano chiesto sei o sette mesi, ma via Battisti è proprio nel centro del paese e già quattro mesi sono troppi. In questi quattro mesi la sistemazione di quel palazzo storico andrà finita. Almeno il bar Tazza d’oro potrà riaprire visto che il cantiere spostandosi libererà lo spazio del dehors del locale».
Montanari segue di persona tutti i cantieri della cittadina: «I nostri tecnici e anche il sottoscritto verificano l’andamento dei lavori di interventi pubblici e privati. Medicina sta subendo una profonda trasformazione nel centro e nelle zone limitrofe, e noi siamo in prima linea per vigilare che tutto proceda nel rispetto dei tempi e delle regole. Un esempio? Il cantiere dell’ex stazione dei treni è andato oltre i tempi stabiliti e l’azienda dovrà pagare una penale. Lo sanno e comunque la struttura è già ultimata: manca soltanto qualcosa all’interno. L’amministrazione non sta certo a guardare quando ci sono ritardi».
Matteo Radogna, Il Resto del Carlino 2021
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