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Rischio lockdown. E’ l’ultima cosa di cui abbiamo bisogno

Giancarlo Tonelli. Agitare lo spettro del lockdown è l’ultima cosa di cui c’era bisogno

Non giriamoci intorno: l’appello che arriva da una parte della comunità scientifica e che invoca il ritorno a chiusure totali, stile primavera 2020, non aiuta a gestire la pandemia. Anzi, va nella direzione opposta: genera sconforto e preoccupazione tra imprese, cittadini e famiglie, dà l’immagine di un Paese nel caos, incapace di affrontare l’emergenza con lungimiranza ed equilibrio. Il tempo degli annunci e degli allarmismi altisonanti è scaduto. È ora di restituire alla politica – e a lei soltanto – il compito di assumere decisioni e gestire la pandemia nell’interesse di famiglie, aziende e lavoratori.

L’emergenza non è soltanto sanitaria, com’è arcinoto, ma anche economica: per questo, non possiamo continuare a pensare che l’unica risposta possibile al Coronavirus siano ulteriori limitazioni. Migliaia di imprenditrici e imprenditori hanno compiuto uno sforzo enorme, anche sul versante economico, per mettere in sicurezza le proprie attività, i propri collaboratori e i propri clienti, dando prova di sapere lavorare rispettando regole e protocolli.

E grazie anche al loro impegno quotidiano, oggi è diventato possibile convivere con il virus senza bloccare l’economia e le città. Tornare a parlare di lockdown rappresenta quindi, prima di tutto, una mancanza di rispetto per i sacrifici compiuti dalle nostre imprese. Un’opzione che, francamente, vorremmo che il Governo, d’intesa con le Regioni, si incaricasse di spazzare subito via dal tavolo, per aprire un ragionamento di segno contrario. Dobbiamo rivedere il perimetro delle attività economiche essenziali ed estenderlo anche al mondo della ristorazione e dei pubblici esercizi.

Un settore che ha già pagato un prezzo troppo alto e oggi, a quasi dodici mesi dall’inizio della pandemia, ha tutto il diritto di tornare a lavorare anche la sera. Nel pieno rispetto delle regole, ci mancherebbe, ma senza temere che la serranda, prima o poi, possa tornare ad abbassarsi per decreto.

Giancarlo Tonelli, Direttore Generale Confcommercio Ascom Bologna
Nella foto Giancarlo Tonelli

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