Una vittoria del civismo e l’inizio di un percorso per la modifica della norma a cura di Andrea Tolomelli – Presidente ABICONF
Il Comune di Bologna ha sospeso l’applicazione dell’articolo 28 del nuovo Regolamento Edilizio relativamente ai livelli di prestazione energetica degli edifici per gli interventi di Qualificazione Edilizia conservativa che costituiscono ristrutturazione importante ai fini energetici e i cui titoli vengano presentati entro il 30.06.2022. Contestualmente il Comune ha dato atto che la compiuta applicazione dell’articolo relativo ai livelli di prestazione energetica sarà preceduta da uno specifico approfondimento tecnico svolto nell’ambito del Tavolo di monitoraggio.
La sospensione del disposto ha rappresentato una grande vittoria civica promossa dalle associazioni di categoria del territorio – ed in particolar modo dal gruppo ASCOM CASA – Confcommercio Bologna – costituito dalle sigle ABICONF, APPC e FIMAA – e dagli Ordini professionali tecnici, rispetto ad una norma che di fatto avrebbe comportato l’impossibilità per la gran parte dei condomini di Bologna di ristrutturare i propri immobili ed usufruire dei benefici fiscali connessi al Superbonus 110% ed al 90%.
Nel ringraziare tutti gli esponenti politi che hanno appoggiato – pur nei diversi ruoli e funzioni – le nostre richieste dando in ciò prova di vicinanza alle necessità dei cittadini ed al bene della città, va precisato che si è accolto favorevolmente il provvedimento sospensivo solo in quanto d’immediata applicazione, con ciò non rinunciando alla richiesta preliminare di modificazione del testo del Regolamento edilizio.
Difatti, si ribadisce che il disposto dell’articolo 28 e gli elevati limiti prestazionali richiesti comporterà nel futuro, per la gran parte degli edifici in Condominio l’impossibilità di attuare interventi di riqualificazione senza prevedere opere – anche invasive – nelle proprietà private dei singoli condomini. Il dualismo tra parti comuni e proprietà esclusive che caratterizza il Condominio nell’applicazione del disposto porterà sostanzialmente il blocco degli interventi di riqualificazione; si ricorda a tal proposito che l’Assemblea dei condomini non ha potere deliberativo nell’ambito delle singole proprietà private. Ciò è francamente inconcepibile e viene a minare gli stessi importanti obbiettivi alla base delle politiche ecologiche alla quale la norma si ispira. Il rischio è quello di avere una citta grigia e non green! Tra l’altro le norme nazionali d’incentivo fiscale caratterizzeranno sempre più gli interventi di ristrutturazione degli edifici e di conseguenza, per evitare ingiustificate disparità di trattamento tra i proprietari d’immobili, i regolamenti nazionali non dovrebbero porre limiti applicativi a disposizioni volte al rilancio economico del paese. Il diritto di proprietà – al quale è connesso l’onere manutentivo – deve essere incentivato non vincolato!
Da qui il nostro impegno civico ad aprire un prolungato ed assiduo confronto di opinioni, con più incontri pubblici sul tema, per lo stralcio o la modifica della norma. Tale dibattito andrà inevitabilmente a connotare la prossima elezione del Sindaco di Bologna che temporalmente dovrà occuparsi della questione.
Comunicato stampa, Quotidiano del Condominio – 17 febbraio 2021
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