Monghidoro. «Un eroe senza macchia e senza paura»
Queste le parole commosse della famiglia di Nicholas Bonafè, il 30enne prematuramente scomparso lasciando sgomenta tutta la comunità di Monghidoro. Nicholas, che era figlio dei titolari dello storico Emporio Bonafè, era la vera mascotte dell’emporio oltre che del paese. Nato con gravi problemi alla vista, che negli anni lo hanno reso quasi del tutto cieco, non si è mai fatto fermare da questo handicap.
«Nicholas ha sempre voluto fare tutto da solo, lo adorava tanto quanto adorava riconoscere tutti coloro che entravano all’Emporio dalla voce – racconta la famiglia-. Ricordiamo ancora quando usciva di casa da solo, per attraversare la strada e recarsi in negozio prima che lo ‘scortassimo’ noi».
Nicholas qualche anno fa aveva iniziato anche a frequentare l’Istituto Cavazza di Bologna. «Era stato un punto di svolta nella sua vita, aveva imparato tante cose nuove e aveva stretto amicizie – proseguono i parenti -. Noi eravamo sempre preoccupati per lui, ma è giusto che lui diventasse adulto». Nicholas era appassionato del Bologna Calcio e frequentava il bar Pineta di Monghidoro dove andava a seguire, come se guardasse, la partita e spesso la commentava anche per radio. Era la madre Maruzzella (per tutti Maru) la sua vera spalla. È stata lei a seguirlo giorno dopo giorno dalla nascita ad oggi. Viene da tutti ricordato come «un giovane dall’animo buono e coraggioso. Non temeva il suo handicap, né gli interventi che ha dovuto affrontare».
Zoe Pederzini, Il Resto del Carlino 17 febbraio 2021
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