Sulla stampa di questa mattina, 12 febbraio, emerge per la nostra categoria il fenomeno delle numerose transazioni effettuate con pagamenti minimi con titoli ammessi dal cashback.
“I Furbetti del cashback. Benzinai presi d’assalto” è il titolo apparso su Il Giorno di oggi 12 febbraio di cui forniamo copia in allegato, sul quale viene descritto quanto stia accadendo in Lombardia, dove alle pompe sono molti i clienti seriali che effettuano 5-6 transazioni alla volta o nelle 24/48 ore per una spesa complessiva, spesso che non supera complessivamente i dieci euro.
Questa nuova e compulsiva azione assunta da alcuni clienti è del tutto da addebitare al super premio per i migliori classificati per numero di transazioni effettuate nel corso dell’anno offerto dal cashback, che in questa occasione ha fatto emergere una falla del regolamento che non aveva previsto tale comportamento dell’utenza per la mancanza di un limite massimo di operazione giornaliero effettuato presso lo stesso esercizio.
La FIGISC è già intervenuta sull’argomento, perché tutto questo produce ulteriori costi di gestione per i gestori per l’aumento degli scontrini a fronte di incassi minimali.
Si verifica quindi che per ogni 10 euro di vendita invece di emettere un solo scontrino se ne emettono dieci. Del tutto controproducente perché paghiamo una commissione dello 0,65% sul totale del pagamento elettronico e a questo si aggiunge il costo degli scontrini e la burocrazia
“beffa” per i micro pagamenti.
Finalizzata a monitorare la situazione anche nella nostra provincia, con la presente sono a chiederti di voler segnalare alla segreteria (tel. 051 6489569 e-mail federazioni@ascom.bo.it), se anche nel tuo impianto si sono verificati azioni simili
