Rimossi gli alberi di Natale, ma i commercianti hanno deciso con il Comune di mantenere gli addobbi per tutto il mese di gennaio
Sasso Marconi non spegne le luci di Natale. Il comitato promotore delle luminarie che nel periodo delle festività ha abbellito le principali strade del capoluogo e delle frazioni principali della cittadina di Guglielmo Marconi, ha infatti deciso di tenere acceso gli addobbi luminosi almeno fino alla fine di gennaio.
«Abbiamo pensato che il paese illuminato possa aiutare a far percepire ancora un po’ il clima di serenità delle feste, con la speranza che questa scelta contribuisca a far sentire i commercianti e le associazioni che hanno contribuito alle illuminazioni più vicini ai cittadini», hanno spiegato gli esercenti più attivi del comitato luminarie Sasso Marconi. Fondamentale l’accordo del Comune e della società fornitrice. «Va chiarito che abbiamo già provveduto a smontare le luci e presto a trasportare anche gli alberi natalizi che stavano agli ingressi del capoluogo – chiarisce l’assessore alle attività produttive Alessandro Raschi –. Le altre luci, che ben si adattano a rappresentare il periodo invernale, resteranno al loro posto ancora per un mese, e non per sciatteria ma per scelta…».
Alla spesa di allestimento delle luminarie hanno partecipato circa 130 realtà commerciali, imprenditoriali, associative e di professionisti. Con quote diverse, e anche con raccolta di offerte da parte dei clienti e dei residenti, Sasso ha illuminato il periodo natalizio più difficile degli ultimi decenni. In centro, a Ponte Albano, a Borgonuovo, a Pontecchio e ai 5 cerri cascate di luci e sagome con il cristallo della neve hanno rischiarato il buio della notte e del coprifuoco. «Siamo ben consapevoli che si tratta di piccola cosa. Però con l’impegno di tutti siamo riusciti anche quest’anno e con l’accordo della ditta fornitrice li terremo fino alla fine di gennaio», racconta Cecilia Wodnicki, una delle commercianti attive del comitato.
Per parte sua Gianluca Castagnoli, presidente della delegazione locale di Confcommercio-Ascom, condivide l’idea: «Siamo tra i sostenitori della colletta cittadina per le luminarie e il fatto di prolungarne l’effetto luce fino a fine mese ci vede d’accordo. In questa iniziativa abbiamo riversato anche le risorse forzatamente risparmiate nelle feste di strada che non si sono potute fare per via della pandemia e del lockdown. E’ vero che col buio la gente se ne sta in casa, però il senso di accoglienza e vita che in qualche modo evoca la luce sono elementi positivi in un periodo buio come questo», commenta.
Gabriele Mignardi, Il Resto del Carlino, 17 gennaio 2021
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