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E a Loiano le botteghe s’inventano il cashback dell’Appennino

Il sindaco Morganti “Vogliamo dare una scossa per tenere vivi i piccoli centri Premi fino a 100 euro per chi fa la spesa nei negozi del paese. A Monghidoro bando da 3Omila euro

Si sono messi tutti insieme: il macellaio, la profumiera, l’estetista, la cartolaia, la parrucchiera, ma anche la pastaia e l’idraulico. Prima hanno avuto l’idea, poi hanno girato un video con l’Iphone e l’hanno montato in tre giorni: inizia con un anziano del paese che si mette il cappotto e finisce con un bambino che suona la tromba sulle scale.

Si chiama “Accendi Loiano” l’iniziativa lanciata dai piccoli commercianti dell’Appennino per evitare di esser costretti ad abbassare la serranda per colpa del Covid. Una crisi che in un piccolo Comune di montagna rischia di fare sprofondare nella nebbia di questi giorni l’intero paese, di pari passo col moltiplicarsi dei cartelli “cedesi attività”, spuntati un po’ ovunque, dalla trattoria Benvenuti fino al bar.

E infatti il signor Adolfo Benvenuti, ex professore dell’istituto agrario, lo dice nel video di lancio della campagna, con la sua voce profonda sotto al cappello marrone: «Sai qual è l’anima di un paese? È un negozio che illumina una via, è un sorriso che illumina la giornata. Io nella mia vita ho scelto di tener accesa ogni singola lucina del nostro Loiano. Ora sta a voi scegliere se mantenere accese le lucidi questo paese o lasciarle spegnere per sempre».

E così dall’1 dicembre fino a ieri chiunque facesse una spesa di almeno cinque euro a Loiano riceveva in cambio un bollino da mettersi nel portafoglio. Li distribuivano ovunque meno che alla Coop, dall’elettricista alla fioraia, con la raccomandazione: «Il 12 gennaio poi metteteli in una busta chiusa e riconsegnateli con il vostro nome, cognome e numero di telefono». «Chi ne avrà accumulati di più nei prossimi giorni riceverà in premio una spesa di 100, 80 e 50 euro nelle nostre botteghe — spiega la referente del comitato operatori economici, la pastaia Valentina Mezzini —. Ovviamente ci metteremo d’accordo tra di noi commercianti e non sarà possibile spenderli tutti nello stesso negozio. Tra di noi parlavamo di cosa poter fare per Natale per far sì che la gente restasse a spendere in paese e c’è venuta questa idea. Noi commercianti abbiamo lavorato un po’ quest’estate, ma poi le persone preferiscono andare nei supermercati perché spendono meno».

I negozianti si sono così inventati una specie di cashback di Natale fatto in casa, coi bollini e le buste chiuse da consegnare a mano: «Hanno aderito tutti i commercianti, in tutto saranno stati una sessantina, ed è andata molto bene: abbiamo venduto più di 20mila bollini». La giocattolaia affacciata sulla piazza, Sara Santi, sottoscrive: «È stato un successo inaspettato, tante persone sono venute da noi per comprare i regali di Natale e devo dire che mi ha fatto molto piacere: finalmente sta facendosi strada la consapevolezza che sostenere noi commercianti significa tenere aperto il paese». Lo sa bene il sindaco, Fabrizio Morganti, che adesso insieme agli altri Comuni dell’Unione sta pensando a un sito web dove dare spazio a tutte le botteghe storiche della zona, che consenta anche di acquistare dei buoni spesa da regalare. «Vogliamo movimentare un po’ la situazione — dice — le botteghe sono quelle che tengono vivi i piccoli centri come i nostri. Per questo insieme a Monghidoro, Monterenzio e Ozzano, abbiamo incontrato organizzazioni del commercio nei giorni scorsi perché nelle prossime settimane vorremmo mettere in piedi un sito condiviso, una piattaforma che dia sostegno alle attività locali». Anche a Monghidoro i commercianti hanno organizzato qualcosa di simile: un’iniziativa di solidarietà circolare: i negozi sostengono i bar e i ristoranti, e viceversa.

Qui la promozione si chiama “Uno per tutti, tutti per uno” ed è ancora attiva, lockdown permettendo: chiunque spende almeno cinque euro in un bar o in un ristorante riceve un buono sconto del 10% da spendere entro 24 ore nei negozi aderenti. «Inoltre — spiega il sindaco Barbara Panzacchi — oltre alle risorse che arriveranno dallo Stato noi come Comune abbiamo fatto un bando da 30 mila euro da distribuire ai negozi che sono stati chiusi, e abbiamo già ricevuto una trentina di domande». —

c.gius.la Repubblica, 3 gennaio 2021

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