Tonelli (Ascom): «Acquisti gastronomici a +7%. Bene gli abbonamenti a piattaforme streaming. In calo bellezza e abbigliamento»
Per le feste è bello credere alla luce. E, del resto, se ci si sofferma al mese di dicembre, oltre alle ombre, un po’ di luce tra le vetrine dei negozi bolognesi si vede. Giancarlo Tonelli, direttore di Ascom, fa un bilancio dell’ultimo mese di shopping. Primo: gli acquisti sono stati fatti last-minute. Secondo: bene i consumi per i settori alimentare e digitale. Terzo: abbigliamento e trattamenti benessere più di tutti subiscono l’effetto-pandemia. Quattro: lo scontrino medio delle famiglie bolognesi per Natale cala da 175 euro a 150. «C’è stato un aumento significativo degli acquisti dal 10-12 dicembre: diciamo che si è partiti in ritardo rispetto agli altri anni, ma Natale, comunque, è stata una boccata di ossigeno», spiega Tonelli. Che, però, avverte: «Per il 2021 i ristori non bastano. Servono risarcimenti e l’eliminazione di alcune tasse, o molti rischieranno di chiudere».
L’alimentare. È Il settore che più ha funzionato in questo Natale di abbracci mancati, segnando una crescita rispetto al dicembre 2019 che va dal 5 al 7 per cento, rileva Ascom. Il motivo è che con i ristoranti chiusi, la gente ha concentrato i manicaretti in casa, facendo schizzare in alto le vendite di pasta fresca, carne e pesce. Ma anche di dolci, panettoni, certosini. E pure frutta e verdura sono andati bene. Digitale. Le novità più significative riguardano gli acquisti di abbonamenti per piattaforme streaming, con aumenti del 10,5 per cento rispetto a dicembre 2019. «Il timore di una terza ondata e la prospettiva di una vita più casalinga hanno fatto crescere i doni digitali, o i buoni regalo per questi prodotti», rileva Tonelli.
Bellezza. Male la vendita di prodotti e trattamenti di bellezza, pacchetti benessere, buoni per weekend in spa. «L’anno scorso erano tra le voci più importanti. In questo 2020, invece, c’è stato un crollo importante del 25 per cento». Eventi. Tendenza negativa anche per i regali-esperienza. I biglietti di concerti, spettacoli o eventi che erano un dono gettonato soprattutto per i più giovani hanno avuto un crollo di circa il 26 per cento secondo Ascom. Abbigliamento. Dicembre ha tenuto, con una buona vendita di maglioni, camicie, sciarpe, cravatte… ma anche tute, felpe, abbigliamento per stare in casa. «Resta comunque un calo del 25 per cento rispetto al dicembre scorso e un -50 per cento rispetto al 2019», conclude Tonelli. Qualcosa, forse, migliorerà coi saldi (posticipati al 31 gennaio 2021).
Rosalba Carbutti, 27 dicembre 2020
