Il Presidente di Bologna Welcome: «Già in estate boom di preferenze per aria aperta e turismo green. Dopo Pasqua avremo i primi risultati»
Giovanni Trombetti, presidente di Bologna Welcome, qual è la situazione attuale in cui versa il comparto turistico del capoluogo e dell’Emilia Romagna? «Lo scenario è complesso. Questa situazione di difficoltà va avanti dal 24 febbraio e mi aspetto continuerà fino a quando la campagna di vaccinazione di massa non avrà raggiunto dei risultati soddisfacenti. In questo panorama tuttavia, alcune ricerche, come quella eseguita dall’American Express Travel, evidenziano come nella popolazione ci sia grande voglia di tornare a viaggiare e rimettere in moto la macchina del turismo».
Se dovesse azzardare delle tempistiche? «Mi aspetto che da dopo Pasqua potremmo tornare a registrare a Bologna e in regione una crescita di presenze nazionali. Per il turismo internazionale invece mi aspetto una ripresa per dopo il primo semestre 2021. In questo tempo il comparto non può stare con le mani in mano, ma prepararsi per intercettare il nuovo tipo di turismo che nascerà all’indomani della pandemia».
Quale tipologia si aspetta? «Un turista che preferirà le mete che sapranno trasmettere la più concreta sensazione di sicurezza. Come Bologna Welcome stiamo lavorando a stretto contatto con le destinazioni turistiche adiacenti per guidare e completare un progetto di tempestiva evoluzione che sappia unire questa sicurezza alla pronta disponibilità dell’offerta turistica».
Ci può dire come? «In estate abbiamo assistito a un boom di preferenze per ciò che riguarda l’aria aperta e il turismo green. Dobbiamo ripartire dal consolidare questo pubblico e implementare l’offerta. In pratica, come Bologna Welcome abbiamo strutturato una web app che verrà attivata prossimamente a cui l’utente turista potrà collegarsi per dialogare direttamente con i nostri uffici, per una pianificazione e permanenza di viaggio completa e integrata che spazi dall’acquisto dei biglietti d’ingresso alle attrazioni ai percorsi ideali, nonché al ritrovamento dei migliori ristoranti e negozi».
La ripartenza passerà anche dagli hotel. Come inquadra la situazione? «La condizione degli alberghi è ancora cristallizzata. Il comparto vive una situazione critica, con un tasso di occupazione a dicembre del 20%. Sono perciò allibito che nel più recente decreto non siano previsti ristori per la categoria per il semplice fatto che non ne sia imposta la chiusura. Per impedire che alla ripartenza molti di loro non riescano a riaprire i battenti vanno investite le risorse necessarie per tamponare la situazione. Ci aspettano ancora mesi difficili. Basti pensare che solo a Bologna oltre 40mila persone lavorano nel turismo».
Francesco Zuppiroli, Il Resto del Carlino 23 dicembre 2020
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