Ecco i fondi regionali per risarcire le attività danneggiate dalla chiusura della statale a causa della frana ai confini con la Toscana
ALTO RENO TERME. Nei primi mesi del 2021 arriveranno i risarcimenti per quelle realtà commerciali che nel 2019 sono state danneggiate dalla chiusura della strada statale Porrettana. A causa di una frana il tratto che collega Ponte della Venturina a Pavana rimase chiuso dal 4 febbraio al 23 novembre, creando parecchi disagi ai lavoratori che quotidianamente utilizzano quel percorso per transitare dall’Emilia-Romagna alla Toscana. Subito si aprì la questione dei rimborsi con gli esercizi pistoiesi che ricevettero in tempi rapidi un indennizzo, mentre vi sono stati ritardi per quelli che avevano la loro sede nella provincia bolognese.
Per porre rimedio e non far aspettare ulteriormente chi si aspettava un trattamento simile a quello dei propri colleghi toscani, la Regione Emilia Romagna ha messo sul piatto 200mila euro e affiderà la distribuzione di questi fondi al Comune di Alto Reno Terme che, ora, dovrà indire un bando ad hoc riservato alle attività commerciali del suo territorio a cui si aggiungono quelle di Gaggio Montano e di Castel di Casio. Chiaramente tutti gli esercenti che vi partecipano dovranno dimostrare di aver avuto un calo di fatturato significativo e dovuto all’interruzione di una strada che non è attraversata solo da pendolari, ma è utilizzata anche dal traffico pesante non essendo la zona servita da una rete autostradale. Siamo, quindi, all’ultima curva di una vicenda che, tra pandemia ed elezioni regionali, stava andando per lunghe, con i soldi previsti che erano già stati stanziati con una variazione di bilancio nel secondo semestre del 2019 ed erano poi stati affidati alla protezione civile dell’Emilia Romagna.
«I ritardi ci sono stati e hanno una serie di ragioni – spiega il consigliere regionale Igor Taruffi – alcune sicuramente da migliorare, come l’iter amministrativo che non è sempre rapido, e altre che non dipendono direttamente dai nostri uffici regionali. La frana è avvenuta nel territorio della Toscana e su una strada statale, due fattori che di per sé escludono la pertinenza dell’Emilia-Romagna. Siccome, però, anche le attività di confine sono state fortemente danneggiate da questa interruzione, era opportuno intervenire. Mi preme anche sottolineare che questa è la prima volta che la nostra Regione risarcisce gli esercizi commerciali per un problema che è stato creato da una infrastruttura statale». Il progetto per il ripristino della sede stradale in questione è costato 3,5 milioni di euro e ha comportato la movimentazione di circa 8mila metri cubi di terreno, la realizzazione di 126 pali, 214 micropali, un muro di sostegno al piede della frana e un nuovo piano stradale con barriere di sicurezza.
Massimo Selleri, Il Resto del Carlino 18 dicembre 2020
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