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Bolletta Tari scontata per i negozianti in crisi

Ad Argelato l’Amministrazione rinuncia alla quota variabile dell’imposta Già stanziati 140mila euro, altre misure in arrivo

Tari ridotta per i commercianti di Argelato che hanno subito chiusure dovute alle restrizioni del Covid e una campagna di promozione promossa da Comune e Ascom per incentivare gli acquisti nelle botteghe del paese. A tutto questo si aggiungeranno altre misure che la giunta adotterà nel prossimo bilancio, che sta per essere approvato. L’amministrazione ha già stanziato 140mila euro per diminuire la quota variabile della Tari del 100 per 100, mantenendo soltanto la parte fissa. Comune e Ascom, inoltre, hanno avviato l’iniziativa «Natale con i tuoi: sostieni il commercio del tuo paese».

Si tratta della campagna che l’amministrazione comunale ha promosso, in collaborazione con Confcommercio Bologna ed i comitati commercianti di Argelato e Funo e con il sostegno economico di Emil Banca per sostenere le attività, duramente colpite dalle restrizioni per covid, in vista delle festività natalizie. Manifesti, cartoline in ogni buchetta, campagna social, oltre alle luminarie installate, quest’anno con il sostegno totale del Comune e un contributo di Ascom, su via Galliera e via Centese.

«Durante il lockdown di aprile abbiamo tutti riscoperto, anche chi non ci aveva mai fatto caso – racconta il sindaco Claudia Muzic – quanto la presenza di un tessuto commerciale nel proprio paese possa essere un valore aggiunto per la qualità della vita di noi cittadini. Grazie alle consegne a domicilio le attività a noi più vicine si sono fatte conoscere anche da chi non era abituato a servirsi in zona per i propri acquisti ed è stato allora chiaro a tutti quanto fosse preziosa la loro presenza. I commercianti del nostro territorio sono una parte fondamentale della vitalità della nostra comunità, e lo sono per molte ragioni. Non si tratta di fare finta che non esistano il commercio on line e le grandi piattaforme come Amazon e Ebay. Sarebbe anacronistico e irreale immaginare che questa nuova forma di fare acquisti non esista o limitarsi a demonizzarla. Credo però sia importante che tutti ci ricordiamo che un paese con le serrande di negozi, ristoranti e bar abbassate è un posto più triste, meno sicuro e in cui la qualità della vita è più bassa. A tutti noi dunque – conclude la prima cittadina – il compito e la responsabilità, quest’anno più che mai, di dare un contributo per difendere i commercianti».

Matteo Radogna, Il Resto del Carlino 18 dicembre 2020

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