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Fiavet, l’anno nero del turismo visto dalla base: “Per le agenzie fatturato zero, da stop a crociere e neve la mazzata finale”

L’analisi della presidente Fiavet Confcommercio Jelinic: 57 milioni di turisti e oltre 70 miliardi persi, l’apporto del turismo sul Pil quasi dimezzato. “Ripresa non prima del 2024”

E c’è anche un problema sociale: “Chi lavora nel nostro campo è visto come un untore”. Si sta per chiudere un anno tragico per il turismo e una ripresa completa non avverrà prima del 2024. Ecco il quadro tracciato da Ivana Jelinic, presidente Fiavet Confcommercio, secondo cui il settore paga più di tutti le conseguenze della pandemia e “nell’intera filiera le agenzie di viaggio sono quelle completamente ferme, a fatturato zero”.

Per le vacanze di Natale, a seguito del Dpcm che blocca gli spostamenti tra Regioni fino a gennaio, si registrerà una ulteriore perdita di 10,3 milioni di turisti; con la chiusura degli impianti di sci il turismo montano sconterà una perdita di 1,2 miliardi; le prenotazioni per il prossimo anno – spiega Jelinic – sono “praticamente inesistenti”.

Cancellate le ultime speranze degli operatori per Natale e Capodanno affidate alle crociere, “baluardo di sicurezza che era rimasto per viaggiare”: “Le compagnie che erano appena ripartite lo avevano fatto con rigidissimi protocolli, tanto da essere scelte per lo smartworking, oltre che per le vacanze, oggi si trovano ferme fino al 10 gennaio. Quest’anno, secondo la stima di Risposte Turismo, la crisi delle crociere ha causato una perdita di 925 milioni di euro di sole mancate spese dei crocieristi, tra le quali hanno un ruolo determinante le escursioni, importantissime per le agenzie di viaggi e gli operatori turistici dediti ai servizi a terra. Ci sono 796.800 passeggeri in meno movimentati nei porti italiani, -93,5% su base annua. Siamo tornati ai livelli del 1993”.

La presidente di Fiavet elenca una serie di dati che mostrano la gravità della situazione: nel 2020 si contano in Italia 57 milioni di turisti in meno con una perdita di 71 miliardi di euro; il peso del Turismo sul Pil passera’ dal 13% al 7,2%; spariti gli arrivi dalla Cina (-91,7%) e dagli Usa (-90,6%), ridotti del 70,5% i visitatori francesi. Il traffico aereo e’ crollato dell’84,2% fino a settembre e le prenotazioni aeree vedono un calo della domanda del 75% per il 2021. “Il futuro che ci dava spiragli la scorsa primavera – sostiene la presidente Fiavet – in questo fine anno, seppur in vista della diffusione del vaccino, lascia il mercato in un clima di grande incertezza sanitaria ed economica, e diversi studi ci confermano una ripresa completa non prima del 2024 in Europa”.

 “Le prenotazioni aeree potranno migliorare – afferma – se ci sarà una riapertura dei corridoi, l’efficacia e la sicurezza del vaccino, e le nuove veloci procedure di esclusione della quarantena già adottate in alcuni aeroporti”. La seconda ondata autunnale della pandemia mette del tutto in ginocchio il turismo.

“Apre una frattura anche sociale, per cui, chi lavora in questo comparto è visto al pari di un untore” fa osservare Jelinic. Ad oggi, seppur certi dello stanziamento nel bando Mibact e delle relative assegnazioni per chi vi ha partecipato (la maggior parte delle agenzie di viaggio) le agenzie di viaggio e i tour operator non sono in nessuno dei 4 decreti ristori se non per alcune facilitazioni in quanto imprese.

Quindi Fiavet-Confcommercio insiste affinché, dopo l’erogazione della prima tranche relativa al bando uscito ad agosto, si abbiano subito nuove possibilità, nel 2021, per tutti gli esclusi dal bando chiuso il 9 ottobre, e per i mesi da agosto a dicembre, in cui tutti gli addetti sono stati fermi, indipendentemente dalle Regioni di residenza.

“Il nostro obiettivo è agire – conclude la presidente di Fiavet – siamo contrari all’assistenzialismo, ma per impedire inabissamento di un intero comparto occorre sostenerlo in questo momento storico”. “Assegnare 3 miliardi da dividere con la cultura sui 197 del Recovery Plan – conclude – significa non capire su quali tesori siamo seduti rispetto a tutti gli altri Paesi del mondo”.

Repubblica.it, sito Confcommercio, 14 dicembre 2020

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