ASCOM Tonelli: «Segnali positivi già domenica Questi sono giorni importanti, le cose stanno andando bene»
Un fiume umano che scorre sotto i portici. Selfie e sorrisi davanti al maestoso albero di Natale in piazza del Nettuno. Gente in fila davanti a ogni singolo negozio del centro storico, nessuno escluso. Se con la pandemia qualcuno avesse dimenticato il concetto di ‘ponte’ durante le feste, basta fare un giro dentro le mura per ricordarselo. Ieri, la data da segnare sul calendario: un lunedì incastonato tra il tanto atteso ritorno in ‘zona gialla’ dell’Emilia Romagna e l’Immacolata concezione, che tutto è sembrato tranne un giorno in mezzo alla seconda ondata di Coronavirus. Fatta eccezione per le mascherine, vere protagoniste anche in questo finale di 2020.
Ore 11, via Indipendenza è presa d’assalto dai bolognesi: famiglie intere in coda davanti ai punti vendita di Lego e Disney, con i bambini che non chiedevano altro che di poter tornare ad ammirare i giocattoli tra gli scaffali. Ragazze e mamme entrano ed escono dai negozi simbolo del fashion e sembrano quasi darsi il cambio, tra grandi marchi e boutique, alle prese con il decalogo di regole da seguire, dagli ingressi a turno alla sanificazione delle mani, dal distanziamento alle protezioni. «Ma quanta gente c’è oggi in giro?», il titolo del lungometraggio che dal mattino fino a sera è andato in scena tra la zona della ‘T’, il Quadrilatero, piazza Maggiore, via Rizzoli e Ugo Bassi. La voglia di tornare a passeggiare con un po’ più di libertà dopo aver abbandonato il colore arancione se l’aspettavano tutti, il Natale che si avvicina e la corsa ai regali hanno fatto il resto.
Ore 13, comincia a scendere una pioggia insistente: non c’è problema, perché la marea umana ha già pianificato tutto e si ripara sotto gli ombrelloni dei dehors, tra un tagliere misto e una tagliatella, giusto il tempo di ristorarsi, riposare le gambe e far passare l’acquazzone per tornare alla carica. Qualcuno conferma addirittura di avere avuto difficoltà a trovare un posto libero per pranzare, non avendo prenotato. Poi, si riparte: dalle 16 in poi cominciano ad accendersi le luminarie e il via vai è continuo. C’è chi si ferma a prendere un cartoccio di caldarroste, chi per evitare gli assembramenti cammina lungo la strada e non sotto i portici, chi si concede il primo spritz della giornata.
C’era tutta Bologna, ieri, in centro: una scena che non si vedeva ormai da mesi. Gioiscono negozianti e ristoratori, sui quali il Covid si è abbattuto come una mannaia per i ricavi, e le chiusure ‘spezzettate’ della seconda ondata hanno riportato la mente all’incubo del lockdown primaverile. Ora, si torna un po’ a respirare.
«Già da domenica avevamo avuto buoni segnali di ripresa, ieri è arrivata la conferma – puntualizza Giancarlo Tonelli, direttore di Confcommercio Ascom -. Chi non è andato a lavorare, a causa degli spostamenti limitati, si è riversato in centro: abbiamo ricevuto tante buone notizie dai nostri commercianti. La campagna che abbiamo lanciato, per limitare gli acquisti online e recarsi nei negozi sotto casa, sta funzionando: in un periodo così delicato, è un aspetto fondamentale».
I bolognesi hanno accantonato i weekend ‘fuori porta’ e hanno riscoperto il piacere della propria città. «Dicembre è un mese importante, si stanno creando le condizioni per passare un bel Natale – continua Tonelli -. Parlo sia per il commercio alimentare, sia per bar, pub e ristoranti, sia per tutti i negozi, dall’oggettistica per la casa all’abbigliamento, fino alle librerie. E vediamo tanta attenzione per il rispetto delle norme: il rapporto tra commercianti e clienti si è rafforzato e si basa sulla fiducia, ci voleva davvero».
Francesco Moroni, Il Resto del Carlino 8 dicembre 2020
Comune e commercianti insieme per l’area nel cuore del centro: «Valorizziamo i negozi storici e favoriamo l’insediamento di nuove realtà»