L’area terapeutica attrezzata, voluta da Fanep e Fondazione Sant’Orsola, sorgerà di fianco al Padiglione 13 del Policlinico
Un giardino per guarire nel verde. Sorgerà a fianco del padiglione 13 (Pediatria) del Sant’Orsola, nell’area tra il piccolo parco giochi a fianco del Gozzadini e il viale centrale del Policlinico. Il progetto, voluto da Fanep e Fondazione Sant’Orsola, prevede la creazione di un nuovo spazio per le medicine integrate. Un’area dove si potranno tenere incontri di pet therapy (la terapia con animali da compagnia), yoga, shiatsu, orticultura e passeggiate nel giardino sensoriale. Il giardino sarà a disposizione di tutti i pazienti pediatrici e delle loro famiglie, che contribuiranno a progettarlo insieme con altre associazioni e al personale. L’area verde avrà una superficie di oltre 120 metri quadrati – e sarà delimitata da una recinzione ecologica. Sarà realizzata, in collaborazione con i giardinieri del Policlinico, nel rispetto degli alberi esistenti, quindi senza la posa di pavimentazioni che limitino la permeabilità del terreno. «I bambini e le famiglie sono da sempre al centro della nostra mission – afferma Valentino Di Pisa, presidente della Fanep –. Sappiamo quanto sia importante costruire nuovi spazi di benessere, specie in un momento complesso come quello che stiamo attraversando». «Poter stare a contatto con la natura – spiega Giacomo Faldella, presidente della Fondazione Sant’Orsola – è un elemento importante nel percorso di cura. Siamo molto contenti di questa collaborazione con Fanep, che ha sviluppato una grande competenza sul tema delle terapie integrative, e ancor più del percorso a cui insieme daremo vita per coinvolgere tutte le altre associazioni, i vari reparti, i pazienti e le famiglie nella progettazione». Il giardino nasce in particolare all’interno dell’approccio integrato del Centro regionale per i disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (DNA) in età evolutiva e per i piccoli pazienti di Neuropsichiatria infantile (NPI), ma sarà aperto a tutti i pazienti pediatrici ricoverati nel padiglione. L’idea è di far vivere questo spazio tutto l’anno: quando il maltempo impedirà di frequentare il giardino, si potranno organizzare incontri sulle piante officinali nelle sale dei reparti, oppure laboratori utilizzando foglie e fiori. Nelle prossime settimane partirà un percorso di consultazione di tutti coloro che operano nei reparti pediatrici e di pazienti e famigliari. Con un concorso di idee – che coinvolgerà anche la scuola all’interno dell’ospedale – saranno i bambini a scegliere il nome del giardino. Con questionari e focus group si coinvolgeranno medici e infermieri, volontari delle altre associazioni e genitori per disegnare lo spazio e immaginare tutte le attività che potrà accogliere. «Il giardino – afferma Di Pisa – pensato come un vero e proprio strumento terapeutico, vuol essere soprattutto un luogo meraviglioso ove i bambini i genitori i medici e gli infermieri possono trovare un angolo di tranquillità».
Il Resto del Carlino, 6 dicembre 2020
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