Istituito un fondo di 30mila euro destinato a chi ha i requisiti per ottenere gli aiuti previsti dal Governo
Il Comune di San Benedetto Val di Sambro ha deciso di istituire un fondo di 30mila euro con cui effettuare un ristoro per tutte quelle attività commerciali e imprese che nel mese di novembre abbiano subito un calo di almeno un terzo del fatturato o di analoghi corrispettivi. Tre i requisiti per poter richiedere il rimborso, la prima è quella di avere una sede operativa nel territorio sanbenedettese, la seconda di avere un codice Ateco rientrante tra quelli riportati nei decreti ristoro emessi dal governo, la terza di aver avuto un volume di affari inferiore a 1.500.000 euro nel 2019. Una volte ricevute le domande l’amministrazione stilerà una graduatoria, tenendo presente che i contributi previsti vanno da un minimo di 300 euro ad un massimo di mille euro, e qualora il fondo dovesse risultare insufficiente i ristori verranno riparametrati.
«Oltre all’impatto sanitario – spiega il sindaco di San Benedetto Alessandro Santoni – l’epidemia sta producendo sul nostro territorio un impatto sociale e soprattutto economico molto importante in particolare per quelle imprese ed attività commerciali che animano le nostre comunità. Farlo ora è importante sia per dare aiuto a chi in queste settimane ha dovuto chiudere o comunque limitare la propria attività lavorativa, sia perché in questo periodo non si creeranno ulteriori adempimenti per le attività che già dovranno predisporre domande analoghe per poter usufruire del Decreto Ristori».
Il Comune di Camugnano ha, invece, indetto un avviso pubblico per l’assegnazione di buoni spesa a favore delle famiglie in condizione di disagio economico e sociale a causa della situazione emergenziale in atto. I beneficiari sono tutte quelle che persone che sono in una situazione di difficoltà durante la pandemia e per questo l’amministrazione darà la priorità a quelli che non ricevono altri sostegni pubblici.
Massimo Selleri, Il Resto del Carlino 8 dicembre 2020
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