Marco Cremonini, Presidente Emilia Romagna e vicepresidente nazionale Federmoda, considera lo spostamento dei saldi un risultato positivo sia commerciale sia sindacale
C’è la data: 30 gennaio 2021. È il giorno in cui partiranno i saldi invernali in Emilia Romagna. La Regione ha deciso di posticipare l’avvio degli sconti (tradizionalmente programmato per il 5 gennaio) d’intesa con enti locali, sindacati, organizzazioni dei consumatori e associazioni di categoria. Da queste ultime era arrivata una richiesta specifica in tal senso, accolta così come accaduto in Veneto e in Toscana. «Una misura necessaria per dare un po’ di respiro ai negozi di abbigliamento e calzature» l’istantanea della Regione. Non solo: nei trenta giorni che precedono la partenza dei saldi non ci sarà il consueto divieto di effettuare vendite promozionali. Tale divieto sarebbe scattato il 6 dicembre se fosse stata confermata la data del 5 gennaio 2021 per i saldi, ma «in via straordinaria e dopo il passaggio in assemblea legislativa regionale» ne sarà disposta la sospensione totale. Significa che i negozi potranno proporre vendite promozionali a dicembre e a gennaio (fino al 29).
«Interveniamo – spiega Andrea Corsini, assessore regionale al Commercio – per dare alle imprese uno strumento in più per recuperare la stagione autunno-inverno, resa difficile dal protrarsi dell’emergenza sanitaria e dalle limitazioni agli spostamenti delle persone con la collocazione della regione in fascia arancione. È una leva ulteriore che ha l’intento di sostenere le vendite del periodo e che deve essere affiancata da misure economiche ad hoc». Esulta Federazione Moda Italia-Confcommercio Emilia Romagna, «perché la Regione ha accolto la nostra richiesta».
Il presidente regionale e vicepresidente nazionale, Marco Cremonini parla di «contesto normativo che crediamo possa favorire la ripresa di un settore, quello della moda, devastato dall’emergenza Covid. Si potranno fin da subito attivare le vendite promozionali per incentivare gli acquisti anche nel periodo natalizio».
Cremonini considera lo spostamento dei saldi (che durano non più di 60 giorni, ndr) «un risultato positivo sia dal punto di vista sindacale che da quello commerciale: da un sondaggio che abbiamo svolto a livello nazionale emerge che oltre il 60% degli operatori è favorevole allo slittamento, misura che può essere di grande aiuto per un settore in cui lo scenario è drammatico. Ottobre e novembre – osserva Cremonini – sono stati mesi in cui è andata persa una parte importante del fatturato». Si stimano cali anche del 60% per l’abbigliamento. «Siamo in una situazione di grave difficoltà – ammette Dario Domenichini, presidente di Confesercenti Emilia Romagna – e la scelta di far partire i saldi a fine gennaio è la più corretta, con uno schema che ricalca quello di quest’estate. Molte attività si ritrovano con magazzini pieni di merce, la possibilità di ricorrere alle vendite promozionali può dare respiro in questo momento complicato». Sullo sfondo restano le richieste per i ristori, che le associazioni di categoria considerano «necessari».
Intanto slitta anche il pagamento del bollo auto in Emilia Romagna: l’assessore regionale al Bilancio, Paolo Calvano, ha annunciato che la Giunta approverà lunedì una delibera in cui si stabilirà di prorogare la scadenza del pagamento da dicembre 2020 a marzo 2021.
Giuseppe Catapano, Il Resto del Carlino 3 dicembre 2020
Comune e commercianti insieme per l’area nel cuore del centro: «Valorizziamo i negozi storici e favoriamo l’insediamento di nuove realtà»