Siglata l’intesa fra la cordata di imprenditori locali e la società uscente Zerolupi. «Siamo pronti a partire, nonostante le restrizioni»
Fumata bianca per la stazione sciistica del Corno alle Scale, sull’Appennino bolognese, in attesa di tanta neve. Un altro importante tassello del mosaico delle trattative per il passaggio di gestione triennale della struttura è stato incasellato nei giorni scorsi, con la firma dell’accordo fra l’uscente società Zerolupi Srl, detentrice della maggioranza degli impianti del Cimone, e l’entrante Corno alle Scale Srl. Zerolupi ha gestito gli impianti del Corno, di proprietà della Regione, per sei anni durante i quali ha fatto importanti investimenti. L’accordo è stato salutato con soddisfazione da entrambe le parti.
«Dal punto di vista economico – dice Giuliano Grani di Zerolupi –, potevamo ottenere forse di più, ma a me interessava che la stazione avesse continuità. Era giusto. Il nuovo gruppo che entra è formato da persone competenti e capaci. Quando sei anni fa siamo entrati nella gestione il Corno era in condizioni pessime e l’abbiamo portato a buoni livelli. Avremo piacere di trovare forme di collaborazione tra il Cimone e il Corno e con le istituzioni per il bene della montagna. In questa attività è importante essere uniti, collaborare e ottenere risultati».
La Srl Corno alle Scale, presieduta da Flavio Roda, ex allenatore di Alberto Tomba e ora presidente della Fisi (Federazione Italiana Sport Invernali), è composta da imprenditori del territorio, fra i quali Marco Palmieri (Piquadro), Roberto Lenzi (Far), Davide Lenzi (Bottonificio Lenzi), Massimo Gandolfi (Porrettana Gomme). Marco Palmieri è l’organizzatore della cordata degli imprenditori e l’anima di questo accordo. Non fa parte del Cda per motivi di mancanza di tempo. Nell’esecutivo, fra gli altri, troviamo Gianluca Galletti, ex ministro dell’Ambiente e Tiberio Raboni, presidente del Gal, ex assessore alle Politiche Agricole della regione Emilia-Romagna.
«Siamo felici di esserci assunti quest’onere, che non ha finalità di profitto per nessuno dei soci – commenta Palmieri –. Se arriveranno profitti li reinvestiremo. È un’attività sociale per cercare di promuovere la vallata e il turismo di questo territorio. Il nostro obiettivo primario è la crescita dell’estate turistica, faremo investimenti specifici per questo. Sarà un’attività assolutamente inclusiva. A breve parleremo anche con le associazioni che si occupano di ambiente, perché vogliamo valorizzare il turismo in chiave ambientalista, nel rispetto dell’ambiante. Amiamo la montagna e quindi non intendiamo sfregiarla, vogliamo un turismo sostenibile, una stazione ecosostenibile.
Abbiamo perfezionato l’accordo ora con Zerolupi e ci rimane poco tempo per aprire la stagione invernale, anche compatibilmente con le restrizioni Covid, però stiamo lavorando sodo». Marco Palmieri, inoltre, ringrazia Giuliano Grani «perché ha agevolato il passaggio gestionale. Gli sono molto grato di questo e spero di poter collaborare con loro per promuovere la nostra vallata».
Walther Bellisi, Il Resto del Carlino, 14 novembre 2020
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