Servono consigli concreti.
Covid-19 ha totalizzato per otto mesi tutta l’informazione al pubblico. I cittadini del nostro Paese dovrebbero aver compreso tutto della pandemia. La dura, ineludibile realtà è che non ci hanno capito quasi niente, vittime di un diluvio di informazioni e notizie spesso incomprensibili perché formulate con il linguaggio dei tecnici e degli scienziati.
L’eccesso di articoli, dibattiti e trasmissioni tra “esperti” sta generando incertezza, confusione e disagio. La scienza, la ricerca e le sue esigenze servono a studiare e comprendere i fenomeni. Le informazioni scientifiche si discutono nel mondo dei tecnici.
Ai cittadini vanno comunicate con il linguaggio della strada le poche, essenziali ma indispensabili cose che hanno bisogno di sapere, conoscenze concrete, soluzioni semplici. Io e i medici ’di generale’ del nostro Paese siamo obbligati a parlare il linguaggio della strada, comprensibile dai nostri concittadini. Che hanno paura di ammalarsi, vogliono evitare i contagi, vorrebbero fare subito un tampone. Vogliono numeri certi, inclusi i nostri, da chiamare.
Il giorno e l’ora in cui possono essere visitati e ricevere il vaccino antiinfluenzale. Hanno compreso che il vaccino anticovid è lontano. Per favore, tutti insieme cambiamo rapidamente i contenuti e le modalità dell’informazione sul Covid. Gli italiani non vogliono più le sottigliezze degli scienziati. Vogliono che qualcuno dia in maniera chiara una risposta alle troppe cose che non hanno compreso.
Claudio Cricelli, Presidente Società Italiana Medicina Generale, QN – 2 novembre 2020
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