L’inaugurazione della Torre dell’Orologio arriva in un momento molto difficile per il turismo. E tra chi soffre di più ci sono proprio gli hotel.
Celso De Scrilli, numero uno di Federalberghi Bologna, scuote la testa: «Non ci hanno chiuso, ma è come se lo avessero fatto. I conti erano impietosi già a settembre-ottobre: -60 per cento rispetto al 2019. A fine anno saremo a un meno 80%». Una situazione ingestibile, determinata dall’incompetenza di chi ci governa: «Non sono riusciti a risolvere il problema né dei trasporti, né degli ospedali… E ora pensano ad aiuti a pioggia. Utili, per carità. Ma serve una visione di medio periodo, almeno». Per De Scrilli «la situazione è tragica. Molti hotel hanno scelto di rimanere chiusi da marzo. E nel 2021 sarà anche peggio. A rischio ci sono 40mila posti di lavoro».
Il Resto del Carlino, 31 ottobre 2020
«Buone sensazioni e buoni risultati – puntualizza Giancarlo Tonelli, direttore generale di Ascom». Il bilancio delle categorie: «E gli acquisti cresceranno con il ritorno dei bolognesi dalle vacanze»