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Rsa, stop alle visite dei parenti in struttura

Gianluigi Pirazzoli (Presidente regionale Anaste): «Una decisione molto sofferta ma c’è il rischio che entri il virus»

«Il rischio che qualcuno porti il virus dall’esterno è troppo alto, per questo la decisione di chiudere alle visite». Gianluigi Pirazzoli, presidente regionale di Anaste (Associazione nazionale strutture terza età) e del Sant’Anna-Santa Caterina di Bologna, una delle più grandi strutture in Emilia Romagna, fa il punto sulle nuove misure a tutela delle persone più fragili.
Innanzitutto la situazione oggi com’è?
«Sotto controllo, a Bologna ad esempio non mi risultano casi di contagi. Qualche criticità invece la riscontriamo a Modena e Ferrara. Uno strumento fondamentale è lo screening mensile per personale, ospiti e servizi esterni. Ho chiesto all’Ausl di poterlo intensificare».
Tornando alle visite dei parenti, quando termineranno?
«Molte case di riposo hanno già iniziato. Penso a Modena, Ferrara, Piacenza, qualcuna a Bologna e Reggio Emilia. Nei prossimi giorni, comunque, tutte si adegueranno con chiusure progressive, dando ai parenti la possibilità di vedere i propri cari una ultima volta in questo periodo di crisi sanitaria».
Perdoni, ma non c’erano altre soluzioni?
«L’estate è finita e con lei gli incontri all’aperto, nei giardini delle residenze. Oggi solo quelle più grandi avrebbero la possibilità di continuare le visite in ampie stanze interne, ma…».
Non ne vale la pena…
«Esattamente. Se dall’interno nessuno può portare il virus, ciò che preoccupa è la persona che arriva da fuori. Nonostante ogni precauzione, dalla misurazione della temperatura, alla mascherina, dall’autocertificazione al lavaggio delle mani».
Molte famiglie però sbottano per questa nuova chiusura.
«Immagino la loro sofferenza e quella degli ospiti, ma non vogliamo fare gli errori del passato. Speriamo si tratti di una chiusura breve e che la situazione possa migliorare».
Come le case di riposo si stanno attrezzando per alleviare il dolore della distanza?
«Innanzitutto le videochiamate, stiamo potenziando le strumentazioni per dare modo a tutti di parlare con un padre o una madre a più riprese». Intanto l’Ausl continua a ribadire l’importanza della campagna contro l’influenza stagionale, soprattutto per voi…
«Sarà fondamentale e per questo stiamo sollecitando il personale, il quale avrà una corsia preferenziale e più rapida per sottoporsi al vaccino».
A proposito di personale, la situazione degli infermieri?
«Ormai irreperibili, sempre più attirati dai bandi di Asl e Regione e per averli bisogna strapagarli. Dalla Regione ci aspettiamo qualche presa di posizione».

Nicola Bianchi, il Resto del Carlino, 15 ottobre 2020

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