Stefano Buscaroli, consigliere Federauto: «C’è stato un recupero, ma perché sia economicamente sostenibile dobbiamo arrivare al -15%»
Sarà che qualcuno ha rimandato l’acquisto di alcune settimane. Sarà che le concessionarie hanno limitato i giorni di ferie estivi. O sarà che la paura del contagio ha spinto molti a cercare un’alternativa al trasporto pubblico. Fatto sta che nel Bolognese è esplosa la corsa all’acquisto di scooter e moto. I dati forniti da Confindustria-Ancma fotografano ad agosto un incremento delle immatricolazioni di oltre il 63% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
E il trend potrebbe essere confermato anche dai dati di settembre, che al momento sono disponibili soltanto a livello nazionale (+30%). Numeri che risentono di alcune anomalie e che non sono comunque sufficienti a bilanciare le perdite primaverili (il totale 2020 è ancora in calo del 20% rispetto allo scorso anno), ma che si inseriscono nella buona tendenza inaugurata già a giugno e luglio. Permettendo al comparto di tirare un primo, cauto sospiro di sollievo.
«Siamo un po’ più tranquilli, c’è stato sicuramente un recupero – spiega Stefano Buscaroli, titolare dell’omonimo gruppo – Ma perché sia economicamente sostenibile dobbiamo arrivare al -15%». Le perdite di marzo e aprile si fanno ancora sentire, maggio è andato malino mentre nei mesi estivi le vendite sono ripartite alla grande. «Speriamo di appianare il buco creato dalla quarantena – racconta Daniele Baroni, titolare di MotoAuto – prevediamo una chiusura del bilancio simile a quella dell’anno scorso». Nel Bolognese i mezzi immatricolati in agosto sono passati da 152 del 2019 a 248 del 2020. Un “boom” che va però interpretato.
«Quasi tutti i concessionari che normalmente chiudevano per ferie quest’anno hanno incrementato un po’ i giorni di apertura» spiega Gabriele, della concessionaria Kymko. Inoltre «alcune immatricolazioni sono slittate ad agosto per ritardi nell’assegnazione delle targhe», aggiunge Buscaroli. «Le vendite degli scooter sono andate molto bene – afferma Pierluigi Gasparino di Gilpi (Gruppo Buscaroli ) – Sulle grosse cilindrate notiamo invece più ritrosia all’acquisto».
Il rinnovato interesse è spinto anche dalla voglia di trovare un’alternativa al trasporto pubblico. «Molti clienti esprimono timori– continua Gasparino – Specie tra i genitori. Prima avevano paura di comprare lo scooter ai propri ragazzi, ora di fargli prendere l’autobus». Effettivamente «la gente vuole usare un po’ meno i mezzi pubblici – gli fa eco lo stesso Buscaroli – ma girano anche molte bici e monopattini elettrici. È presto per un bilancio, dipenderà tutto dai prossimi mesi».
M. R., La Repubblica Bologna, 2 ottobre 2020
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