Peccato che con l’esaurimento dei fondi nella fascia 91-110 g/km, moltissimi acquirenti restano esclusi
A settembre, secondo i dati appena pubblicati dal CED del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, le immatricolazioni di autovetture hanno segnato una crescita del +9,5%, con 156.132 unità rispetto alle 142.532 del corrispondente mese dello scorso anno, portando il bilancio del periodo gennaio-settembre a -34,2% (966.017 vs 1.468.237).
“Il dato di chiusura di settembre è un segnale incoraggiante – commenta Adolfo De Stefani Cosentino, presidente di Federauto, la Federazione dei concessionari auto – ma potrebbe trattarsi di una variazione positiva isolata, dettata dal grande successo dell’ecobonus, in particolare di quello delle auto della fascia 91-110 g/km di CO2. Moltissimi clienti hanno optato per questa possibilità, determinando l’esaurimento dei fondi nelle prime due settimane del mese. Si è puntualmente verificato quanto avevamo paventato prima del varo del Decreto Agosto, mettendo il Governo sull’avviso che il mercato avrebbe in qualche modo rifiutato la logica della attribuzione dei fondi per fasce e che avrebbe reagito con meno vigore sugli incentivi alle auto elettriche”.
“Analizzando l’andamento delle immatricolazioni nel mese vediamo, infatti, che a metà settembre la crescita si è attestata ad oltre il +60%; con la rapida chiusura dei fondi destinati alla quarta fascia – prosegue De Stefani – è iniziato il calo. Stiamo gestendo numerose lamentele da parte di clienti che avrebbero diritto al contributo statale ma ai quali, a causa dei fondi terminati nella fascia 91-110 g/km, non possiamo garantire gli importi previsti”.
“Come già ampiamente illustrato nelle sedi istituzionali e nelle varie occasioni di networking – continua De Stefani – è prioritario eliminare la rigidità nell’utilizzo dei fondi per singole fasce introdotta dal Decreto Agosto e le restrizioni al numero di prenotazioni giornaliere della piattaforma, altrimenti entro la fine dell’anno oltre ad avere un consistente residuo di risorse non impiegate avremo anche molti clienti insoddisfatti, dunque senza benefici in termini di sostenibilità ambientale, economica e sociale”.
“Siamo in una fase estremamente fragile e delicata per il nostro settore – conclude De Stefani –, stimiamo da inizio anno ad oggi una perdita di fatturato derivante dalle mancate vendite di oltre 11 miliardi di euro e una perdita di gettito per l’Erario, tra mancati incassi di IVA, IPT e tasse di immatricolazione, di 2,6 miliardi di euro. Quindi sostenere la dinamica della domanda, lasciando spazio alle scelte di una clientela che deve poter conciliare i vincoli di bilancio familiare con la necessità di assicurarsi una mobilità senza le restrizioni locali alla circolazione e in tutta sicurezza, soprattutto in questa fase pandemica, è l’unica direzione possibile per contribuire in modo virtuoso ed efficace all’economia del Paese”.
Analizzando i canali di vendita, le immatricolazioni a livello tendenziale sono aumentate del +24,7% per i privati (-27,8% nei primi nove mesi del 2020 e 62,9% di quota) e del +5,3% per il noleggio (-40,4% nel periodo gen-sett e 22,8% di quota), mentre sono diminuite del -29,8% per le società (-47,2% nel cumulato e 14,3% di quota).
Per quanto riguarda le alimentazioni, a settembre risultano in calo le immatricolazioni di vetture a benzina (-19,2%), diesel (-3,3%) e metano (-0,5%), mentre sono in crescita elettrico (+223,1%), ibrido (+213,2%) e gpl (+8%). Nel cumulato dei primi nove mesi dell’anno si confermano in frenata le immatricolazioni di vetture a benzina (-39,6% e 40,1% di q.d.m.), diesel (-44,6% e 34,8% di quota), gas (-39,8% e 6,6% di quota) e metano (-12,7% e 2,4% di quota). Solo le vetture ibride ed elettriche crescono a doppia e tripla cifra, con una rappresentatività che aumenta di 8,5 p.p. per le ibride (a 14,1 da 5,6), mentre le vetture elettriche hanno ancora una q.d.m. inferiore al 2%, con poco più di 18.000 pezzi immatricolati.
Negli ultimi tre giorni del mese è stato immatricolato il 34,4% del totale mercato, mentre le auto-immatricolazioni di case e concessionari, secondo le elaborazioni Dataforce, hanno rappresentato il 9,6% dei volumi di vendita mensili: in particolare, le auto-immatricolazioni dei dealer sono state 13.736, quelle delle case auto 1.238.
Il dettaglio delle immatricolazioni rese note dal Ministero dei Trasporti è disponibile in allegato.