Ordinanza per il centro dalle 18 di venerdì alle 24 di domenica. Il sì di Confcommercio Ascom Bologna. Il direttore Tonelli: «Ora i controlli»
Aveva promesso nuovi provvedimenti, il sindaco Virginio Merola. E sono arrivati. Dalle 18 di venerdì alla mezzanotte di domenica (si parte il prossimo 2 ottobre) sarà obbligatoria la mascherina all’aperto in tutto il centro storico, pena multe salate da 400 a 1.000 euro come previsto dal Governo.
Verrà inoltre prorogata l’ordinanza che chiude piazza San Francesco e prolungata fino a giugno l’esenzione della tassa di occupazione di suolo pubblico per i dehors. Il sindaco chiede inoltre ai gestori di locali e ristoranti di registrare in maniera capillare i dati di clienti e avventori. Anche su questo fronte i controlli saranno intensificati.
La decisione arriva dopo un fine settimana difficile, a partire dal focolaio in piazza Scaravilli dopo una festa Erasmus: sono 14 gli studenti positivi, in gran parte spagnoli. Il dipartimento di Sanità pubblica ha fatto ben 150 tamponi e sono coinvolti anche giovani danesi e tedeschi. Il contagio di alcune delle persone sarebbe nato dopo un viaggio alle Cinque Terre, sulla riviera ligure.
Sale a 3, inoltre, il bilancio dei positivi che nei giorni scorsi hanno partecipato a un corso per manager alle porte di Bologna. Centinaia i partecipanti all’evento, molti da fuori regione, motivo per cui dell’episodio è stato avvisato il ministero della Salute. E ancora, questo fine settimana ha visto assembramenti e caos in zona universitaria e la folla sulle strade dei T-Days.
Per questo motivo non si escludono provvedimenti più duri su altre piazze, come dice anche il questore Gianfranco Bernabei: «Se dovesse essere necessario, è una extrema ratio alla quale bisognerà fare ricorso. Siamo molto impegnati in un’opera di prevenzione e laddove necessario anche di repressione per scoraggiare comportamenti scorretti, oltre che in un’opera di sensibilizzazione e richiamo al senso civico di tutti i cittadini».
I commercianti dell’Ascom condividono l’obbligo delle mascherine: «Anche noi ci siamo resi conto che ci sono zone della città nelle quali c’è un assembramento eccessivo e moltissime persone senza le mascherine – commenta il direttore generale Giancarlo Tonelli – auspichiamo che i controlli continuino in maniera seria ma anche collaborativa e che vengano semmai individuate quelle pochissime realtà che non rispettano le più elementari norme di prevenzione».
La stretta di Bologna deriva dall’obbligo di prevenire una ripresa dei contagi, che al momento restano contenuti in tutta la regione. Ieri 97 nuovi positivi su oltre diecimila tamponi e quasi tremila sierologici ma anche due decessi: un uomo di 65 anni di Casalecchio di Reno, che era ricoverato al Sant’Orsola, e un residente di Parma di 78 anni. Bologna conta 21 casi: ben sedici persone hanno fatto il tampone dopo aver avvertito i sintomi del Covid. Ma tengono ancora i ricoveri: 14 in terapia intensiva (-1), 204 negli altri reparti Covid (+3).
Rosario di Raimondo, La Repubblica Bologna, 30 settembre 2020
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