La denuncia di venti commercianti: «Noi nella stretta dei controlli, loro liberi di chiedere l’elemosina infastidendo i clienti. Non è giusto»
Nei negozi massima attenzione alle misure anti Covid e controlli continui, sotto il portico zona franca per mendicanti e accattoni. Che, in barba a ogni regola e quasi sempre senza mascherina, avvicinano e molestano i passanti per chiedere le elemosina. La denuncia di una ventina di commercianti descrive la situazione sotto al portico del Pavaglione: proprio lì, dove poche settimane fa – come anticipato dal Carlino – era stato multato Carlo Spongano, il sassofonista che tutti in città conoscono.
Due pesi e due misure, secondo la cordata di negozianti che lavorano in tutta la zona del Quadrilatero, ma anche in via Oberdan e fino a via Marsala: un coro di voci per dire basta a una situazione in cui «chi lavora viene vessato continuamente, mentre chi se ne frega delle regole può agire indisturbato e resta impunito». Su tutti è Lucia Guidetti della boutique ‘Ginette’ (via dell’Archiginnasio) a guidare il plotoncino degli infuriati: «Così non si può più andare avanti – ammonisce –: noi siamo continuamente sotto la lente, mentre a pochissimi passi queste persone continuano ad avvicinare clienti e passanti, anche in maniera insistente, fregandosene della sicurezza e dei rischi». Sotto al portico del Pavaglione, in effetti, scene di questo tipo si vedono di continuo: quasi nessuno dei mendicanti indossa le protezioni e ripetutamente finiscono per toccare o avvicinare i cittadini.
Controlli delle forze dell’ordine? «Pochissimi, quasi inesistenti», ammonisce ancora il gruppo di negozianti. E anche al Mercato di mezzo, specie di prima mattina, è facile vedere i mendicanti inseguire i bolognesi alle prese con la spesa. Da ‘Marisell’ in via Farini al fruttivendolo di via Pescherie Vecchie, dalla polleria di via Ranocchi all’erboristeria di via Marsala, fino al consorzio ‘Via d’Azeglio pedonale’. In pratica, l’intero cuore pulsante del centro storico. E tutti sono d’accordo: «Chi rispetta le regole viene fiaccato dai controlli continuamente, chi se ne frega continua a fare quello che vuole».
Il pensiero non può non andare al caso di Spongano, sanzionato pesantemente due volte per aver continuato a fare quello che fa da tutta la vita: suonare e portare un po’ di allegria. «Chiediamo un presidio da parte di polizia e carabinieri, perché così non possiamo andare avanti – continua ancora Guidetti –. È incredibile che sia stato multato Carlo, mentre i mendicanti mai. Noi, invece, dopo mesi drammatici proviamo soltanto a lavorare. Ma ci vengono messi i bastoni fra le ruote».
Francesco Moroni, Il Resto del Carlino 3 agosto 2020
“Finché sarà apprezzato e sostenuto il suo forte ruolo di servizio alle comunità, il negozio non morirà mai perché è sinonimo di collettività, di socialità, di sicurezza, di coesione”