Bando scaduto
La Regione Emilia Romagna con Delibera n. 932 del 28/07/2020 ha formulato ulteriori disposizioni in merito alla presentazione delle domande di contributo a fondo perduto per la seconda finestra di presentazione. La dotazione iniziale delle risorse finanziarie è stata incrementata di ulteriori 800.000,00 euro portando lo stanziamento per l’annualità 2021 a 2.800.000,00 di euro.
In conseguenza delle nuove risorse stanziate il numero massimo di domande presentabili nell’ambito della seconda finestra passa a n. 200, in precedenza n. 150, al raggiungimento del quale si determina la chiusura anticipata del bando.
Per quanto riguarda la seconda finestra di rimangono confermati date e orari: dalle ore 10,00 del giorno 15 settembre 2020 alle ore 13,00 del giorno 29 ottobre 2020.
E’ prevista la chiusura anticipata della finestra al raggiungimento delle 200 domande in ordine cronologico – click day. Gli interventi dovranno essere realizzati nel 2021.
Chi può fare domanda
Possono fare domanda le imprese (PMI), aventi qualsiasi forma giuridica, che al momento della richiesta:
- esercitano un’attività commerciale al dettaglio in sede fissa, anche stagionale, avente i requisiti di esercizio di vicinato (art. 4, comma 1, lettera d del D.Lgs n. 114/1998);
- esercitano, anche in forma stagionale, un’attività di pubblico esercizio di somministrazione di alimenti e bevande (art. 2, comma 2 della L.R. n. 14/2003 e ss.mm e ii).
Finestre di presentazione
Le domande di contributo firmate digitalmente dovranno essere inoltrate alla Regione esclusivamente per via telematica, tramite la piattaforma web Sfinge 2020, all’interno delle seguenti finestre di presentazione:
- prima finestra: chiusa anticipatamente il 18 febbraio 2020.
- seconda finestra: dalle ore 10,00 del giorno 15 settembre 2020 alle ore 13,00 del giorno 29 ottobre 2020. E’ prevista la chiusura anticipata della finestra al raggiungimento di 150 domande in ordine cronologico – click day. Gli interventi dovranno essere realizzati nel 2021.
A ciascuna istanza sarà attribuito un punteggio la cui soglia minima da raggiungere è di 60 punti su 100.
L’agevolazione a fondo perduto
E’ concessa in regime de’ minimis nella misura del 40% dell’investimento ammissibile, che può essere incrementata:
- del 5% qualora i progetti presentati dimostrino le seguenti premialità: progetti di investimento con ricadute positive in termini di incremento occupazionale a tempo indeterminato e stabile e/o proposti da imprese caratterizzate dalla rilevanza della presenza femminile e/o giovanile e/o con rating di legalità e/o operanti nell’ambito della strategia specializzazione intelligente S3 e/o proposti da imprese localizzate nelle aree montane e/o nelle aree 107.3.c;
- del 10% per progetti di investimento proposti da imprese che, al momento della domanda, esercitano l’attività in immobili presi in locazione con contratti regolarmente registrati;
- del 15% per progetti di investimento con ricadute positive in termini di incremento occupazionale a tempo indeterminato e stabile e/o proposti da imprese caratterizzate dalla rilevanza della presenza femminile e/o giovanile e/o con rating di legalità e/o operanti nell’ambito della strategia specializzazione intelligente S3 e/o proposti da imprese localizzate nelle aree montane e/o nelle aree 107.3.c e/o proposti da imprese che, al momento della domanda, esercitano l’attività in immobili presi in locazione con contratti regolarmente registrati.
Il contributo massimo concedibile non potrà eccedere l’importo di 30.000,00 euro.
Le spese ammissibili
Devono avere una dimensione minima di 15.000,00 euro Iva esclusa, essere pertinenti e funzionali all’esercizio dell’attività:
- A) spese per opere edili, murarie e impiantistiche connesse agli interventi di riqualificazione, ristrutturazione e/o ampliamento delle strutture nelle quali si svolge l’attività;
- B) spese di consulenza relative alla progettazione, direzione lavori e collaudo connesse agli interventi di riqualificazione, ristrutturazione e/o ampliamento delle strutture nelle quali si svolge l’attività (tali spese sono ammesse nella misura massima del 10% delle spese di cui alla precedente voce A);
- C) spese per l’acquisto di macchinari, attrezzature, impianti opzionali, finiture e arredi funzionali all’esercizio dell’attività e all’offerta o al miglioramento di nuovi servizi e/o prodotti alla clientela nonché di sistemi per la vendita di prodotti sfusi e di vuoto a rendere;
- D) spese per l’acquisto di dotazioni informatiche (hardware), per l’acquisto di software e relative licenze d’uso, di servizi di cloud computing funzionali all’esercizio dell’attività e all’offerta o al miglioramento di nuovi servizi e/o prodotti alla clientela nonché per la realizzazione di siti internet ed e-commerce, con esclusione delle spese relative alla manutenzione ordinaria, all’aggiornamento e alla promozione;
- E) spese per l’acquisto di beni intangibili quali brevetti, marchi, licenze e know how;
- F) spese per l’acquisizione di servizi di consulenza strettamente connessi alla realizzazione dei progetti e/o richiesti per la presentazione delle domande (tali spese sono ammesse nella misura massima del 10% della somma delle spese di cui alle voci A+B+C+D+E).
Le modalità di pagamento ammesse sono: bonifico bancario singolo SEPA (anche con home banking), ricevuta bancaria singola Ri.Ba, carta di credito/debito aziendale.
Per informazioni e chiarimenti contattare l’Ufficio Credito di Confcommercio Ascom Bologna che ha predisposto un apposito servizio (attenzione le richieste di assistenza per la predisposizione della pratica che perverranno dopo il 30 Agosto 2020 non potranno essere prese in carico per ragioni procedurali).