Cari Colleghi,
nel giorno in cui le nostre aziende riaprono, dopo lunghi giorni di chiusura, mi rivolgo ad ognuno di voi per augurarvi buon lavoro, sperando che il cammino futuro si riveli meno insidioso di quanto la situazione economica e sociale del Paese induca a pensare. Molto dipenderà da come il Governo interverrà per supportare la ripresa economica.
In ogni caso, rivendichiamo con orgoglio l’incessante attività svolta da Federauto in questi giorni per sensibilizzare i Decisori, facendo loro comprendere che nel momento in cui avrebbero disposto la riapertura delle (di alcune) attività economiche e di impresa, le concessionarie si sarebbero fatte trovare pronte con misure adeguate a garantire la salvaguardia della salute dei propri dipendenti, dei fornitori e dei clienti. Federauto ha operato affinché il nostro Codice ATECO rientrasse fra le attività a basso rischio. Questo ci ha consentito di essere fra le attività che ripartono il 4 maggio.
Superato il problema della riapertura, Federauto si sta concentrando sui provvedimenti per sostenere la ripresa del mercato di tutti gli autoveicoli, siano essi autovetture, piuttosto che veicoli destinati al trasporto merci e di persone. In questi giorni siamo impegnati a sostenere in Parlamento e con il Governo le proposte che trovate in allegato. Ne abbiamo parlato la scorsa settimana con il Ministro dello Sviluppo Economico, Sen. Patuanelli, che ci ha dedicato la sua attenzione assieme al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Il provvedimento del Governo è allo studio e, quindi, faremo di tutto perché contenga misure per il nostro settore.
Ripeto: rivendico il grande lavoro che stiamo facendo con l’aiuto e l’attività di molti!
Ma la strada si sta dimostrando tortuosa e non priva di resistenze.
Come molti di voi sanno, qualche giorno fa ho deciso di fare un passo indietro, dimettendomi dal mio incarico di presidente di Federauto.
Perché?
Perché le mie dichiarazioni rese alla stampa sul supporto delle case ai concessionari in questi giorni di crisi, riportate in modo non fedele da un organo di stampa, hanno sollevato un vespaio all’interno della nostra organizzazione, innescato da alcune case automobilistiche nel tentativo di mettere la mia persona e conseguentemente la Federazione sotto pressione.
Si è trattato di un episodio di arroganza, nel neanche malcelato tentativo di ottenere una correzione di rotta.
Devo dire che la solidarietà e le parole di stima espressemi dal Comitato Esecutivo della Federazione mi hanno convinto a ritirare le dimissioni.
Tutto sommato abbiamo ben compreso che la strada intrapresa dalla Federazione è quella giusta!
Dico questo perché deve essere chiaro a tutti che, dopo la ripartenza, resta la consapevolezza di un rapporto contrattuale sbilanciato e di un sistema di business in cui acquistiamo a 100 per vendere a 80 e prendere dei bonus che ci faranno guadagnare, se, se, se, se. E poi ci sono le modifiche continue dei margini, le fatturazioni di prodotti non ordinati e forse dimentico ancora qualcosa. Ah, sì il noleggio a lungo termine che impazza.
Non tutti i brand sono nella stessa situazione, ma immagino che i più virtuosi conoscano la propria situazione e non se ne abbiano, quindi, a male.
Non ci sono motivi validi perché su questioni così strategiche per le nostre imprese, Federauto non debba assumere iniziative, senza sovrapporsi agli spazi operativi e di relazione delle associazioni di marca, laddove esistenti. Stiamo parlando di un interesse collettivo.
Pertanto, via le dimissioni ed andiamo avanti!
Come?
Con il vostro appoggio.
La campagna di adesione diretta delle concessionarie alla Federazione non è una fissazione o un capriccio dei Grandi Dealer: è necessaria per essere veramente categoria e per traguardare obiettivi di tutela reale dei nostri interessi, siano essi di piccole, medie e grandi concessionarie.
Essere quello che siamo stati fino ad oggi, ossia in parte aderenti ad associazioni di marca, in parte fuori dal circuito associativo, non va più bene, non basta. Ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti!
Raccogliamo l’invito alla adesione, chi non lo avesse fatto è sempre in tempo.
Le tantissime mail ricevute in questi giorni, in gran parte da colleghi che non conosco di persona, con parole di solidarietà e di invito a ripensare sulle dimissioni, mi hanno impressionato. Li ringrazio tutti di cuore.
Lo ripeto, andiamo avanti!
Cordiali saluti a tutti e che la riapertura di oggi ci porti bene (pensiamo a chi deve ancora tenere la serranda abbassata).
Adolfo De Stefani Cosentino
Presidente
#ilmotoreitaliano #insiemeperlaripresa #guidareildomani