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Le richieste per far ripartire il settore eventi

Manifesto Federeventi Confcommercio Ascom Bologna

L’emergenza Covid-19 ha messo in evidenza l’importanza degli eventi nella vita quotidiana di tutti, sia quale strumento a supporto di una migliore qualità del tempo libero dei cittadini sia quale modalità estremamente efficace per la promozione di attività commerciali, aziende, industrie e, in generale, quale affiancamento del business e dell’economia in generale.

Fino a poche settimane fa, gli eventi erano ovunque: spettacoli, concerti, festival, dibattiti, presentazioni, convegni, congressi, fiere, inaugurazioni, convention, matrimoni, ecc. Purtroppo con i decreti in vigore fin dal 23 di febbraio il settore Eventi è sparito completamente dai “radar”. Annullato dall’emergenza. Ci si è dimenticati di un intero settore produttivo, costituito da un altissimo numero di società e aziende che, con professionalità, operano in questo campo e che con l’emergenza sanitaria sono state poste nell’impossibilità di lavorare.

Si parla oggi troppo poco degli enormi danni subiti dal settore Eventi, che di fatto ha azzerato la propria attività con conseguente crollo totale di fatturato e una prospettiva lavorativa nei prossimi 6-8 mesi, ad oggi, nulla. La probabilità che molte aziende non riusciranno a ripartire è altissima, soprattutto per la grande incertezza circa quando si allenteranno le strette sugli eventi che, per natura, sono sinonimo di assembramenti che vanno da qualche decina di persona fino a migliaia.

E i dati (qui di seguito un es. da Il Fatto Quotidiano) confermano la previsione di questo scenario: Da un sondaggio effettuato il 43% dei cittadini anche dopo l’emergenza si terrà alla larga dai concerti e il 47% da eventi in discoteca. Nei musei e nei teatri si potrà tornare solo con le mascherine e tenendo le distanze.

L’ipotesi di utilizzare il canale digitale nel settore Eventi non è una soluzione compatibile a tutte le tipologie di eventi e ovviamente non è sufficiente a sostenere il settore, anzi… Anche se alcuni eventi possono essere organizzati online, la maggior parte non può trovare in questo mezzo una valida alternativa.

Oltre ai danni gravissimi che il settore sta subendo, va aggiunto il rischio di forti danni psicologici ed emotivi che la mancanza assoluta su tutto il territorio di momenti ludico-ricreativi porterà indistintamente alla popolazione tutta.

Ultimo ma non meno importante, va ricordato che agenzie e società di organizzazione eventi come le nostre, peraltro, creano un indotto non indifferente, coinvolgendo nel giro di affari alberghi, ristoranti, catering, location, fioristi, truccatori, musicisti, attori, guide turistiche, operatori culturali, hostess e steward, allestitori, fonici, ecc.; quella degli eventi è un’industria che genera un importante flusso di lavoro  e che, se fermata, comporta altrettanto gravi ricadute anche su altre professionalità legate al settore stesso.

E’ oltremodo urgente e necessario che a livello nazionale sia programmato un intervento dedicato in modo specifico al settore Eventi. A tal fine, Federeventi Bologna formula qui di seguito una serie di richieste necessarie e imprescindibili grazie alle quali far fronte all’attuale criticità ed agevolare la ripartenza.

  • Indicazione precisa sulle tempistiche di ritorno all’attività con una diversificazione tra piccoli, medi e grandi eventi.
  • Sospensione degli Indicatori Sintetici di Affidabilità fiscale.
  • Sospensione dell’obbligo di presentazione del DURC per bandi e concorsi su MEPA per tutte le partecipazioni nell’arco di un anno.
  • Sostegno economico mensile parificato al reddito di cittadinanza per tutto il periodo in cui non sarà possibile organizzare eventi per tutte le agenzie e società di organizzazione eventi che certificheranno di non svolgere alcuna attività o che hanno avuto un drastico calo di fatturato.
  • Prolungamento degli ammortizzatori sociali (cassa integrazione) per tutto il periodo in cui non sarà possibile organizzare eventi per tutte le agenzie e società di organizzazione eventi che certificheranno di non svolgere alcuna attività o che hanno avuto un drastico calo di fatturato.
  • Moratoria tributaria fino al 31 dicembre 2020 per i versamenti dei contributi previdenziali e delle ritenute fiscali e dei versamenti INPS gestione separata per agenzie di organizzazione eventi per sostenerne la ripartenza.
  • Detassazioni e decontribuzioni per tutti gli eventi che saranno realizzati nell’anno successivo al termine dell’emergenza sanitaria.
  • Riduzione delle tasse di pubblicità per tutto il periodo dell’emergenza sanitaria.
  • Creazione di un Fondo unico per il sostegno delle imprese organizzatrici di eventi, con accesso al credito con modalità snelle.
  • Creazione a livello regionale di bandi a fondo perduto per aziende che vogliono utilizzare le agenzie e società di organizzazione eventi per la progettazione di eventi. 
  • Incentivi statali per il prossimo biennio 2022- 2023 per le aziende – scarico tasse, tax credit e event bonus – che utilizzeranno agenzie e  società di organizzazione eventi per la progettazione di eventi. 
  • Sospensione della tassa di occupazione del suolo pubblico per tutti gli eventi che saranno realizzati nell’arco di un anno dal ripristino della situazione di normalità.
  • Annullamento della tassa Siae per tutti gli eventi che saranno realizzati nell’arco di un anno dal ripristino della situazione di normalità.
  • Formazione gratuita per l’organizzazione di eventi on line e/o per acquisire modalità alternative di organizzazione eventi. 

Le Agenzie di Organizzazione Eventi associate a Federeventi Confcommercio Ascom Bologna

Referente


Annalisa Gotti

Responsabile Ufficio Stampa
e Comunicazione

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